Crema, un solo iscritto al nuovo liceo Made in Italy, ma la classe si farà

Sta facendo discutere la decisione del preside di fare lo stesso la classe per il prossimo anno, spostando  “per sorteggio” gli studenti che avevano scelto  il liceo delle scienze umane opzione economico. Il Pd: "E' inaccettabile, la volontà degli studenti va rispettata. Il liceo Made in Italu è un flop"

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Un solo studente si è iscritto al liceo del Made in Italy di Crema, per il prossimo anno scolastico. Il preside  Pierluigi Tadi vuole formare lo stesso una classe, spostando  “per sorteggio” gli studenti che avevano scelto  il liceo delle scienze umane opzione economico sociale. È quanto sta accadendo all’istituto Munari di Crema.
La novità è stata annunciata alle famiglie attraverso la comunicazione di accettazione delle iscrizioni. Una decisione che non piace alle famiglie e che ha suscitato la polemica.
Il nuovo indirizzo scolastico è stato proposto dal Ministero dell’Istruzione e del Merito per il prossimo anno.
“Quanto sta succedendo al Munari di Crema non è accettabile, la volontà di studenti e famiglie non può essere calpestata” dichiara il consigliere regionale lombardo del PD Matteo Piloni.
“Il Liceo del Made in Italy – spiega Piloni – ha registrato in tutta Italia solo 375 iscrizioni. In Lombardia le scuole che hanno dato la disponibilità ad avviare il corso sono dodici, di cui una in provincia di Cremona, il Munari di Crema, che ha registrato un solo iscritto. Di fronte a questi numeri dovrebbe sembrare evidente a tutti il flop di una proposta che non aveva sostanza: nessun programma, nessuna linea guida, nessun indirizzo di formazione per gli insegnanti. Insomma, solo propaganda” conclude il consigliere dem.

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