I funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli di Chiasso e i militari della Guardia di Finanza in forza al Gruppo Ponte Chiasso hanno sottoposto a controllo un viaggiatore a bordo di un treno TILO proveniente da Lugano e diretto a Milano. L’uomo ha dichiarato di non avere nulla ma non ha convinto i militari che hanno deciso di effettuare una perquisizione. Nel bagaglio personale del viaggiatore è stato trovato uno scatolone contenente quasi 14 chili di perle coltivate, sia confezionate in matasse di fili, sia sfuse in sacchetti, prive di documentazione commerciale. L’uomo ha dichiarato di non avere con sé la fattura ma che l’avrebbe prodotta successivamente. Alcuni giorni dopo il fermo, il
viaggiatore ha fatto pervenire una fattura, il cui valore dichiarato -di poco superiore a settemila euro-, non appariva congruo rispetto al carico fermato.
Sottoposte ad analisi, le perle sono risultate perle coltivate in acqua salata del tipo “akoya” (perle giapponesi), e in minima parte del tipo “south sea” (perle australiane), per un valore commerciale complessivo di 143 mila euro.
L’uomo è stato denunciato per contrabbando ed evasione di IVA all’importazione. Le perle sono state sequestrate.