Ristoratrice morta: per l’autopsia il decesso è avvenuto per annegamento

Il quadro risultato dall'esame è compatibile con l'annegamento e le ferite da arma da taglio riscontrate su polsi, un braccio, una gamba e il collo sono ritenute superficiali.

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Sono stati resi noti i primi risultati dell’autopsia effettuata sul cadavere della ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano, Giovanna Pedretti, che su Facebook aveva postato una recensione in cui un cliente lamentava di essere seduto vicino a gay e disabili. Recensione che potrebbe però essere falsa e alla quale la donna aveva risposto dicendo al presunto cliente di non presentarsi più nel suo locale. Il quadro risultato dall’esame autoptico è compatibile con l’annegamento e le ferite da arma da taglio riscontrate su polsi, un braccio, una gamba e il collo sono ritenute superficiali. Tracce di sangue erano state trovate nell’auto della donna, lasciata nei pressi del Lambro dove poi la donna, secondo le indagini, si è tolta la vita. L’autopsia è stata eseguita da dottor Giacomo Belli del Dipartimento di Medicina legale di Pavia.

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