Cavo teso in strada a Milano, il 18enne davanti al giudice si dice pentito

Secondo il racconto di Baiocco, Di Rosa sarebbe stato il primo a proporre al gruppetto di tornare indietro per rimuovere il cavo.

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Il 18enne Michele Di Rosa, fermato a Monza per aver teso un cavo di acciaio ad altezza uomo a Milano insieme ad Alex Baiocco ed un 17enne, davanti al gip andrea Giudici si dice “pentito”. Ha risposto a tutte le domande del giudice e ha sostanzialmente confermato la versione di Baiocco, il primo fra i tre ad essere fermato. Il suo legale ha detto che il giovane Di Rosa “si era detto già pentito quando si era andato a costituire il giorno dell’epifania”, oggi l’ha ribadito e il giovane “non ha mai voluto minimizzare l’accaduto”. Secondo il racconto di Baiocco, Di Rosa sarebbe stato il primo a proporre al gruppetto di tornare indietro per rimuovere il cavo. Ora spetta al giudice la decisione sulla convalida o meno del fermo e della misura cautelare per Di Rosa, per ora accusato del reato di blocco stradale.

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