Confermando la sua capacità di essere sempre all’avanguardia, Mina si mette in gioco con l’AI. È appena uscito Dilettevoli Eccedenze 2, la collana voluta da Mina per ospitare le perle dimenticate in un cassetto: canzoni utilizzate per pubblicità o progetti cinematografici e inediti mai pubblicati. Tra esse vi è Abban-dono di Daniele Magro e Saturnino Celani, nuova registrazione 2023, il cui videoclip è stato realizzato dallo IULM AI Lab, il laboratorio di Intelligenza Artificiale dell’Università IULM di Milano. L’innovativo laboratorio, spin-off di Ateneo, rappresenta un punto di incontro unico tra saperi umanistici e competenze tecnologiche d’avanguardia. Il Lab, non solo è il primo laboratorio di tecnologia avanzata in un’Università non STEM, ma si distingue anche per il suo approccio multidisciplinare che integra competenze tecniche con i saperi umanistici. Il progetto è sotto la direzione creativa di Eugenio Di Fraia e il team dello IULM AI Lab – con la consulenza di coreografi, costumisti ed esperti di immagine della cantante – ha realizzato il video utilizzando diversi software di AI all’avanguardia (incluse versioni Beta ancora sperimentali), esplorando ed espandendo in questo modo le attuali possibilità generative delle più avanzate AI oggi disponibili.
Da un punto di vista narrativo, il videoclip presenta molteplici rappresentazioni fantastiche della cantante che si relazionano con una Mina colta in tre fasi della propria vita: bambina, ragazza e donna adulta. Con oltre trenta rappresentazioni simboliche diverse della cantante, il video intreccia la figura della cantante con la storia dell’arte, evidenziando in questo modo la capacità della tecnologia di trascendere i confini temporali e unire passato, presente e futuro. Il videoclip non solo rende omaggio a Mina come artista e donna ma, riflettendo la filosofia dello IULM AI Lab: ‘Artificial Intelligence for Business & Humanity’, mostra come l’AI possa essere utilizzata sia come tecnologia per la generazione di immagini “fini a se stesse”, sia come potente strumento narrativo al servizio della creatività umana. Un mezzo capace di raccontare storie in grado di suscitare ‘emozioni amplificate’. Come sottolineato dal professor Guido Di Fraia, Presidente e fondatore del Lab, “La collaborazione tra creatività umana e ‘creatività’ delle macchine è sempre stata al centro delle nostre attività che hanno esplorato nuovi significati e possibilità in questo affascinante connubio. Un approccio distintivo e unico nel suo genere espresso già in occasione dell’inaugurazione del laboratorio, nel gennaio scorso, con un video elaborato sui versi della Divina Commedia di Dante con le tecnologie AI, illustrando così il profondo legame tra tecnologia, arte e umanità”