Forza Italia, Moratti: dissento su equiparazione tra Pse ed estrema destra tedesca

"Le possibili alleanze si valuteranno esito delle elezioni alla mano, ma non si potrà accogliere in una coalizione di maggioranza europea quelle forze, come Alternative für Deutschland".

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Letizia Moratti
TAIANI E MORATTI PROTAGONISTI ALL’ ASSEMBLEA REGIONALE DI FORZA ITALIA.
Dottoressa Moratti, lei ieri sera è stata protagonista con il ministro Tajani dell’Assemblea regionale lombarda di Forza Italia. A cosa punta il partito a livello regionale, nazionale ed europeo?
L’assemblea di ieri sera, ottimamente organizzata dall’attivissimo segretario regionale onorevole Alessandro Sorte, ha visto la partecipazione entusiastica di più di 500 tra dirigenti e amministratori locali della Lombardia. Con il segretario nazionale Antonio Tajani, abbiamo ribadito la centralità del partito nel quadro politico italiano, con un’attenzione particolare al mondo produttivo che proprio con la Lombardia è il motore economico del Paese. C’è la volontà di caratterizzare Forza Italia come un partito inclusivo, che punta a rafforzarsi anche al Nord per rappresentare le istanze delle imprese, soprattutto le piccole e medie a carattere artigiano e commerciale, dei lavoratori e del mondo del volontariato che in Lombardia ha radici profonde. Abbiamo all’orizzonte la sfida delle elezioni europee che siamo certi porteranno a Forza Italia e al Partito Popolare Europeo una sensibile crescita di consensi, proprio a partire dalla Lombardia.
MORATTI SU INTERVISTA RONZULLI: DISSENTO SULLA EQUIPARAZIONE TRA PSE ED ESTREMA DESTRA TEDESCA.
A proposito di elezioni europee, oggi la senatrice Licia Ronzulli in una intervista dice che le future alleanze politiche per la maggioranza della Commissione dovranno escludere la destra di Afd ma anche i socialisti, che oggi governano insieme con il Ppe. Che ne pensa?
Non sono d’accordo. Non si possono accomunare i rappresentanti dell’estrema destra sovranista ed antieuropeista, con tratti addirittura xenofobi e neonazisti, con la storia filo-europea dei socialisti oggi responsabilmente alleati del Ppe. Le possibili alleanze si valuteranno esito delle elezioni alla mano, ma non si potrà accogliere con gli applausi in una coalizione di maggioranza europea quelle forze, come Alternative für Deutschland, che portano avanti valori incompatibili con i nostri, che remano in direzione opposta e che lavorano contro l’Unione Europea, come ha ribadito anche il nostro ministro degli Esteri Tajani.
Una strategia che sarà anche frutto del lavoro dalla Consulta di cui lei è presidente?
La Consulta nazionale di Forza Italia lavora per fornire alla segreteria del partito strumenti e analisi su alcune aree tematiche ritenute fondamentali per permettere l’elaborazione di opportune strategie e proposte concrete. Abbiamo già avviato interlocuzioni con il mondo accademico, economico, culturale e del volontariato, senza dimenticare l’importanza del coinvolgimento e dell’ascolto dei territori attraverso i nostri rappresentati a tutti i livelli istituzionali. Sindaci, consiglieri comunali, provinciali e regionali sono la colonna portante del partito perché a diretto contatto con la realtà, con i cittadini. Solo così potremo centrare l’obiettivo giustamente indicato anche ieri dal segretario nazionale Tajani di crescita dei consensi fino a far tornare Forza Italia ai livelli a cui l’aveva portata Silvio Berlusconi. Un impegno nel solco della sua memoria, un’eredità che ciascuno di noi deve sentire come propria.

L’intervista del direttore Luca Levati a Letizia Moratti.

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