A scuola di inclusione con WeWorld

Le attiviste Nogaye Ndiaye e Sambu Buffa incontrano i ragazzi delle scuole superiori per parlare di inclusione e identità, oltre i pregiudizi e gli stereotipi. E' il progetto "Bid" di We World Onlus, che ha preso il via dall'Istituto Marconi di Gorgonzola.

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Giochi, laboratori e una mostra per educare e far riflettere ragazzi e ragazze adolescenti sui concetti di inclusione, identità, pregiudizio: quanto siamo influenzati dal concetto di identità sociale quando si tratta di redistribuire la ricchezza ed eliminare le disuguaglianze? Su questa e altre domande vuole far riflettere il progetto BID (Building an Inclusive Identity to fight Inequality), realizzato con il contributo di Fondazione Cariplo, che WeWorld porta nelle scuole italiane insieme all’Università Statale di Milano. Il primo progetto è stato realizzato all’Istituto Marconi di Gorgonzola.

La formazione nelle scuole è realizzata da WeWorld in collaborazione con l’attivista Nogaye Ndiaye, nata e cresciuta in Italia da genitori di origini senegalesi, divulgatrice antirazzista e transfemminista (IG: “Leregoledeldirittoperfetto”), e Sambu Buffa, impegnata nella creazione di un marketing inclusivo e antirazzista.
Le due attiviste sono state protagoniste di due giornate di laboratori e riflessione sui temi dell’inclusione, a partire dalla mostra, in esposizione all’interno della scuola, dell’artista italo-egiziano
Mosa One, nato a Roma nel 1997, la cui ricerca personale si concentra sull’identità e l’incontro tra culture.

Ascolta “Lombardia Buone Pratiche” andata in onda domenica 15 ottobre dedicata dedicata al progetto di WeWorld

 

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