Rapina a Carlos Sainz, il giudice chiede “collaborazione”

La gip Sofia Fioretta ha accolto la richiesta del pm che aveva richiesto la convalida dell'arresto e la custodia cautelare in carcere dei due marocchini, invitandoli a collaborare.

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Restano in carcere i due marocchini che domenica hanno rubato un orologio di lusso al pilota di Formula 1 Carlos Sainz a Milano. Il terzo, un ragazzo di 16 anni, è stato invece scarcerato ed il suo fascicolo trasmesso alla Procura per minorenni. La gip Sofia Fioretta ha accolto la richiesta del pm che aveva richiesto, visto “l’arresto in flagranza e una spiccata pericolosità sociale”, la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere dei due marocchini, invitandoli a collaborare. La pm Silvia Bonardi aveva sottolineato la violenza con cui i due avevano agito, accerchiando prima il pilota, poi bloccandogli il braccio ed infine strappandogli l’orologio da oltre 300mila euro. Sempre per la pm i due marocchini sono in Italia clandestinamente e senza lavoro ma, durante l’interrogatorio i due hanno detto di essere arrivati da Marsiglia a Milano lo stesso giorno della rapina per cercare lavoro e di non sapere minimamente chi fosse Carlos Sainz.

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