Via alla raccolta del mais, boom per quello da pop corn

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Rese in crescita di circa 10%, ma superfici in calo di oltre 15 mila ettari nell’ultimo anno. E’ iniziata in questi giorni la raccolta del mais e i primi dati – spiega la Coldiretti Lombardia – indicano produzioni di oltre 650 quintali di trinciato all’ettaro contro una media di 600 per ettaro. Le previsioni indicano prezzi fra i 18 e i 19 euro al quintale, ma l’oscillazione dipende anche da come si evolverà il mercato internazionale. “In Lombardia – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti regionale – il mais rappresenta la base dell’alimentazione di un sistema zootecnico da latte  e da carne con oltre un milione e 400 mila bovini e circa 4 milioni di suini in una rete di aziende che, fra titolari e dipendenti occupa circa 30 mila persone, senza considerare quelli coinvolti nell’indotto”. Quest’anno siamo in presenza di una produzione di alta qualità, con un buon sviluppo delle piante – spiega Coldiretti Lombardia – inoltre sta proseguendo la diversificazione delle varietà, con il mais dolce e quello dal popcorn che, pur rappresentando ancora una nicchia sul totale delle superfici, sono cresciuti complessivamente dell’82% passando da 475 a 865 ettari negli ultimi dodici mesi. “Nella mia azienda destiniamo a questo mais circa 15 ettari – spiega Davide Campagnoli, produttore di Santo Stefano Lodigiano – Lo coltiviamo da circa 15 anni, ma ultimamente la richiesta da parte del mercato è in aumento”. Nello stesso periodo è in crescita dell’11,4% anche il mais usato per scopi energetici: passato da 12.794 a 14.252 ettari rappresenta però meno del 5% del totale delle aree a granoturco. Ma il mais, spiega la Coldiretti Lombardia, può essere utilizzato anche in molti altri modi: dalla farina per polenta e prodotti da forno alle gallette soffiate e alla birra, dalle buste della spesa biodegradabili ai tessuti per vestiti fino alle posate riciclabili. In Lombardia, dove oltre 314mila ettari sono coltivati a mais, le province più “gialle” sono Cremona (78mila ettari), Brescia (72mila) e Mantova (oltre 56mila). A seguire Lodi (31.630 ettari), Pavia (27.966), Milano (21.680) e Bergamo (19.847). Superfici molto più ridotte a Monza (1.873 ettari), Varese (1.399), Como (1.821), Lecco (1.024) e Sondrio (poco più di 700). Quest’ultima è anche l’unica provincia che in Lombardia ha fatto registrare un aumento delle superfici (circa 30 ettari) nell’ultimo anno.

 

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