“Chi ha sbagliato paghi, anche il Comune”. Lo dice il sindaco di Milano Beppe Sala dopo il tragico rogo alla casa di riposo, di proprietà proprio del Comune ma gestita da una società esterna, costato la vita a sei anziani degenti e l’intossicazione di oltre 80 ospiti, due dei quali gravi. E ammette, il sindaco, che l’impianto antincendio non funzionava. Il sindaco ha poi parlato del bando che il Comune ha aperto lo scorso anno, e per cui le procedure sono ancora in corso, per la manutenzione di tutte le Rsa di proprietà. Nella Casa per Coniugi infatti non andavano i rilevatori del fumo e l’amministrazione aveva chiesto a Proges di mettere in atto misure compensative, cioè una vigilanza notturna. “Il bando era aperto da tempo – ha confermato Sala a Rai News 24 – e non è un mistero ne che i tempi della pubblica amministrazione non sono veloci, ne che strutture che meritano interventi di manutenzione straordinaria in tutta Italia sono tantissime”. “Consapevoli di ciò – ha concluso il sindaco – doveva esserci una vigilanza notturna, ora perché la società che garantisce la gestione di questo immobile non abbia fatto sufficientemente bene non sta a me dirlo, ci sono indagini in corso”.
Rogo nella Rsa, l’impianto antincendio era rotto
Nella Rsa del Comune di Milano dove le fiamme e il fumo hanno ucciso sei anziani e intossicato oltre 80 ospiti non funzionava l’impianto antincendio. Sala: il bando era aperto da tempo ma i tempi della pubblica amministrazione sono lunghi. Ci voleva sorveglianza notturna.