Sala: “Milano sia area test sulle regole per i mezzi pesanti”

Il sindaco di Milano Beppe Sala è intervenuto sulla questione della sicurezza stradale, dopo l'ennesimo incidente stradale in cui ha perso la vita una donna in bicicletta, investita da una betoniera ieri in piazzale Durante. 

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“C’è grande dolore prima ancora che grande preoccupazione”. Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala dopo l’ennesimo incidente stradale in cui ha perso la vita una donna in bicicletta, investita da una betoniera ieri in piazzale Durante.  “Noi stiamo lavorando ad un modo per normare l’applicazione dei dispositivi che leggono l’angolo cieco. Non è semplice perché non c’è una norma italiana ed europea, ci sono alcune sperimentazioni a Londra”. Così il sindaco ha risposto alle domande dei giornalisti a  margine della cerimonia militare per il 249mo anniversario di fondazione della Guardia di Finanza. “Le problematiche sono quelle di fare una sperimentazione che non ha radicamento nel codice della strada e sapere con certezza che poi i dispositivi saranno disponibili sul mercato affinché lì si possa applicare – ha aggiunto – Stiamo chiedendo al ministero dei Trasporti di usare Milano come area test, anche perché questo è un problema di tutte le città. Anche se queste cose quando succedono a Milano hanno più visibilità”. Sala ha spiegato di non avere ancora parlato col ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, perché “adesso stanno parlando gli uffici, io Salvini lo vedrò il 4 luglio all’inaugurazione della M4. Ci siamo sentiti via messaggio, sa che stiamo lavorando su questa proposta che è molto complessa”. La delibera per rendere obbligatorio per i mezzi pesanti il dispositivo che elimina l’angolo cieco dello specchietto arriverà in giunta a luglio. “Spero all’inizio – ha proseguito Sala -. Bisognerà capire poi se il mercato renderà disponibile subito il dispositivo e in alternativa come si potrà fare, diremo che se c’è la conferma di averlo ordinato si potrà entrare in città”. Su questo tema “c’è una complessità ma non tale da farci dire che lasciamo perdere perchè queste tragedie non possono che indurci ad agire”. Per quanto riguarda le limitazioni orarie per i mezzi pesanti “stiamo studiando, ovviamente dobbiamo parlare anche con le associazioni di categoria perché nessuno vuole fermare l’economia ma bisogna un po’ ragionare”, ha concluso.

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