Berlusconi, Moratti: bella omelia, ha ricordato il suo amore per la vita

"Oggi è stata una giornata intensa, per me piena di ricordi. Ho visto una piazza piena di amici e di persone che gli hanno voluto bene:amministratori, sindaci, gente comune". Lo ha detto ai microfoni di Radio Lombardia Letizia Moratti dopo aver partecipato in Duomo a Milano ai funerali di Silvio Berlusconi.

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Berlusconi, un amico.

“Oggi è stata una giornata intensa, per me piena di ricordi. Ho visto una piazza piena di amici e di persone che gli hanno voluto bene:amministratori, sindaci, gente comune”. Lo ha detto ai microfoni di Radio Lombardia Letizia Moratti dopo aver partecipato in Duomo a Milano ai funerali di Silvio Berlusconi. “Credo che questo fosse il modo col quale il Presidente Berlusconi avrebbe voluto essere ricordato, sicuramente le istituzioni, i potenti ma anche la gente, lui era uomo vicino alla gente, era capace di parlare con chiunque”.

“Ho visto stamattina la fotografia pubblicata sui giornali, solo di pochi giorni fa, si vedeva che era provato.- dice Moratti- era coon un ragazzino e ancora aveva il sorriso. Credo sia stata bella l’omelia perchè ha ricordato il suo amore per la vita, la sua capacità di superare le criticità, le difficoltà, gli ostacoli, di risollevarsi, la sua capacità di sorridere sempre anche nei momenti critici, nei momenti di difficoltà nei momenti in cui ha avuto anche tanti nemici che lo hanno contrastato. La capacità di sorridere il Presidente Berlusconi l’ha sempre avuta. Io non l’ho mai sentito parlare contro qualcuno, erano avversari non erano mai nemici quelli che erano in un campo diverso dal punto di vista politico. Lo ricordo come amico”

Eredità politica.

“Berlusconi è stato capace di interpeterae i valori dell’esperienza socialista, popolare e liberale interpretandoli in chiave nuova, cercando di interpretare le nuove esigenze, l’esigenza di modernizzazione del Paese. Credo che questi siano ancora ideali per i quali vivere e combattere. La responasbilità di tutti coloro che gli hanno voluto bene, i suoi collaboratori, quelli che han creduto in lui è di impegnarsi perchè questi ideali abbiano spazio politico”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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