Un taglio all’altezza della gola, aggredita di spalle. E’ questa una delle ipotesi che emerge, al momento, dagli accertamenti effettuati, nelle indagini dei carabinieri su una delle coltellate inferte da Alessandro Impagnatiello alla fidanzata Giulia Tramontano. Saranno, comunque, gli esami autoptici a fare maggiore chiarezza su questi aspetti della dinamica dell’omicidio della 29enne incinta di 7 mesi, avvenuto il 27 maggio. L’autopsia sarà effettuata domani mattina. Il prossimo 15 giugno invece si terranno gli accertamenti irripetibili su tre computer e un tablet sequestrati nell’appartamento di Senago.
Intanto questa sera a a Sant’Antimo, nel napoletano, paese dove vivono i genitori di Giulia, si terrà una fiaccolata per la giovane donna uccisa. “In questi giorni – dice il sindaco Massimo Buonanno su Facebook – ho ricevuto tantissima partecipazione e tantissime richieste di adesione a questa fiaccolata. Per questo motivo – spiega rivolto ai cittadini – ha bisogno di voi e della vostra collaborazione. Vi chiedo di partecipare e di portare il nostro messaggio di vicinanza alla famiglia di Giulia in questo momento così straziante e chiedo di farlo con la sensibilità e la delicatezza che da sempre ci contraddistingue”.