L’Italia è il Paese che amo

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di Fabio Massa

Che Paese incredibile che siamo. Alle 15 di ogni tre del mese la veggente di Trevignano parlerà con la Madonna, dopo essere stata accusata di essere scappata con la cassa. A proposito di cassa, dopo aver pizzicato un bar dell’Agenzia delle Entrate a non fare gli scontrini – che fa ridere già solo a pensarci – Striscia la Notizia è andata al Tribunale Civile di Roma, e neppure là li fanno: vedere uomini in divisa ai quali non viene rilasciato e che non lo richiedono farebbe piangere se non facesse ridere. Poi non vi lamentate se nello sperduto bar del pavese o dell’anconetano si fa nero. Intanto la televisione di Stato è retta da un amministratore delegato che l’azionista – ovvero il Governo – ha detto che non vuole, ma che nessuno manda via. Così capita che la Rai inquadri tutto il concertone del Primo Maggio, dove il fisico Rovelli dà del mercante di morte al ministro della Difesa in carica, e nessuno sa niente. Nessuno sa niente così come nessuno sapeva che Fedez avrebbe messo a testa in giù la foto di un viceministro per strapparla. Non si censura. Vero. Pensate però a che cosa sarebbe successo se la Rai avesse trasmesso in diretta nazionale il festival delle destre radicali europee e uno si fosse alzato e avesse urlato uno slogan razzista o nazista o fascista. Apriti cielo, almeno un’inchiestina l’avrebbero aperta, da qualche parte. Magari in un Tribunale nel quale uomini in divisa pagano il caffè e non chiedono lo scontrino.

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