“Italian Urbex”, il fascino dei luoghi abbandonati

Il volume fotografico a cura di Davide Tesei e Davide Calloni (team Ascosi Lasciti) presenta oltre 40 luoghi che proiettano il lettore in alberghi, ville, aziende, case di cura, cinema e molti altri edifici disseminati nella nostra Penisola e abbandonati, dimenticati.

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È un tour fotografico nei luoghi abbandonati d’Italia, dal Piemonte alle isole, quello narrato nelle suggestive immagini di “Italian Urbex. Viaggio tra i luoghi abbandonati”, volume a cura di Davide Tesei e Davide Calloni (team Ascosi Lasciti). Oltre 40 destinazioni che proiettano il lettore in alberghi, ville, aziende, case di cura, cinema e molti altri edifici disseminati nella nostra Penisola e semplicemente abbandonati, dimenticati.

Sono invisibili, talvolta luoghi sconosciuti o nascosti e che per la prima volta vengono raccontati attraverso un ricco e incredibile reportage da diciotto fotografi sparsi in tutta Italia, che con coraggio e curiosità ne hanno varcato le soglie: è l’URBEX, la Urban Exploration, forma d’arte che attraverso la fotografia racconta le storie e le sensazioni dietro ai più suggestivi luoghi nascosti in Italia e nel mondo.

Queste fotografie ci svelano luoghi carichi di memorie, di decadenza pura, di oggetti, di impronte lasciate da chi li ha vissuti fino alla fine e ci restituiscono il fascino di un istante prima dell’abbandono, seguiti da anni di dimenticanza: alberghi con il registro degli ospiti ancora aperto sul bancone, biblioteche con i libri ben ordinati sugli scaffali, antiche ville con i vestiti ordinatamente appesi negli armadi… Le ragioni dell’abbandono possono essere diverse: la famiglia estinta, gli eredi in lotta tra loro, l’attività fallita, le spese troppo ingenti per la ristrutturazione, il paese svuotato dalla fuga verso le grandi città

In controtendenza con l’urbanizzazione selvaggia, il sovrasviluppo di aree urbane periferiche, gli innumerevoli abusi edilizi in aree protette o a rischio, questi edifici diventano soggetto di arte, luoghi a cui restituire dignità e il giusto valore.

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