Brescia, ucciso a bottigliate, il sangue della vittima sulla felpa del giovane fermato

Svolta nell'inchiesta sull'omicidio avvenuto domenica sera in un parco pubblico a Brescia. Le analisi del Dna hanno stabilito che il sangue trovato sulla felpa del somalo fermato dopo l'aggressione è quello della vittima.

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Svolta nell’inchiesta sull’omicidio avvenuto domenica sera in un parco pubblico a Brescia. Il sangue sulla felpa e sulle scarpe del fermato è quello della vittima. Lo hanno stabilito le analisi del Dna, effettuate su richiesta del pm di Brescia Donato Greco, titolare dell’inchiesta sulla morte di Yassine Ezzabir, 25enne di origini marocchine, colpito alla testa con una bottiglia e una grossa pietra domenica sera,  vicino a uno stabile diroccato dove vivono persone senza tetto. Il presunto responsabile, un 27enne di origini somale,  si trova in carcere accusato di omicidio volontario. Il giovane, fermato lunedì, ha negato ogni responsabilità. Domani sarà interrogato dal gip per la convalida del fermo.

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