Sono passati ventitrè anni dalla notte della strage di via Palestro: era la sera del 27 luglio del 1993 quando un vigile urbano notò del fumo uscire da una auto parcheggiata in via Palestro vicino al Pac, i vigili del fuoco fecero appena in tempo ad accertare la presenza di un ordigno, ma alle 23,14 la bomba esplose uccidendo tre pompieri (Carlo La Catena, Sergio Pasotto e Stefano Picerno), l’agente di Polizia Municipale, Alessandro Ferrari e Moussafir Driss un immigrato che dormiva su una panchina nei giardini pubblici. Oggi il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha ricordato le vittime nel corso della cerimonia di commemorazione che si è svolta alla presenza delle autorità civili e militari.
“Dopo 23 anni non è stata messa ancora una parola chiara sulla verità giudiziaria e la strage di via Palestro rimane uno degli attentati più oscuri tra quelli realizzati dalla mafia. È doveroso nei confronti delle famiglie provarci ancora a perseguire la verità”, ha detto il primo cittadino.
In occasione dell’anniversario della strage e nell’anno in cui ricorre il ventennale della riapertura del Padiglione (inaugurava il 16 luglio 1996 interamente ricostruito), la giornata-evento ‘Il PAC non dimentica’ con ingressi ridotti e apertura prolungata. In particolare, il PAC resterà aperto fino a mezzanotte con la mostra ‘CUBA. Tatuare la storia’, cui si potrà accedere con un biglietto speciale di 4 euro. Alle 19, visita guidata gratuita del curatore Diego Sileo.