Milano ricorda Falcone e Borsellino

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“Non smetteremo mai di ricordare il sacrificio di Giovanni Falcone e di Paolo Borsellino, perché le loro uccisioni segnarono un punto di svolta storico nella lotta contro la criminalità organizzata da parte dello Stato. Da allora è chiaro a tutti che la battaglia contro le mafie riguarda la società intera e che la sua sconfitta è indispensabile per la vita e la crescita civile, sociale ed economica del nostro Paese. Dal Comune di Milano è venuto un impegno fortissimo in questa lotta, con iniziative e provvedimenti che hanno coinvolto la magistratura, le forze dell’ordine, i sindacati, le associazioni imprenditoriali e la società civile nel suo complesso. Questa è una battaglia che vogliamo continuare insieme. Milano continuerà ad essere un modello di legalità”.

Così la vicesindaco Anna Scavuzzo, alla commemorazione delle stragi di via D’Amelio (19 luglio 1992) e di Capaci (23 maggio 1992) – in cui persero la vita i giudici Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, sua moglie e gli agenti delle loro scorte – che si è tenuta questo pomeriggio presso i Giardini Falcone e Borsellino in via Benedetto Marcello.

“Questo è un luogo di memoria – ha affermato il presidente del Consiglio comunale di Palazzo Marino, Lamberto Bertolè – nato grazie al lavoro e alla cura di tanti cittadini per rinnovare ogni giorno con fermezza e determinazione l’impegno contro la criminalità organizzata di tutta la società. Un luogo che la città ha fatto proprio, per ricordare che la difesa della legalità e dei valori della democrazia è un percorso costante che deve sempre vedere uniti le istituzioni e i cittadini”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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