I Cinquestelle: “No all’autocandidatura di Pregliasco al Welfare in Regione Lombardia”

Il direttore sanitario del Galeazzi, capolista della lista civica di Majorino, non ha fatto mistero di aspirare alla guida della sanità lombarda ma gli alleati M5S dicono che "non è la figura più idonea a rappresentare il cambiamento voluto dalla coalizione".

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Non hanno gradito gli esponenti del Movimento 5 Stelle l’apertura di Fabrizio Pregliasco, il direttore sanitario dell’Irccs Galeazzi che è capolista a Milano della civica di Pierfrancesco Majorino, alla possibilità di diventare assessore lombardi al Welfare in caso di vittoria del centrosinistra. Anzi, fonti vicine ai vertici regionali dei pentastellati, parlano di “disappunto” per quello che considerano un “tentativo di autopromozione”. Secondo i pentastellati quella di Pregliasco “non è la figura più idonea a rappresentare il cambiamento voluto dalla coalizione per la sanità lombarda”, che deve “riaffermare la centralità della sanità pubblica e il rilancio della medicina territoriale”. Ma anche “investire per migliorare le condizioni di lavoro dei professionisti della sanità, dimenticati da Attilio Fontana e dal centrodestra”. Ogni candidato “compreso Pregliasco – ribadiscono le fonti M5s – deve fare la propria parte concentrandosi nel raccogliere preferenze per il bene della coalizione” e non “auto-assegnarsi” dei ruoli “dei quali in questo momento è fuori luogo discutere e in merito ai quali la coalizione non si è mai espressa”.

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