A Rosalind Picard il Premio Internazionale Lombardia è Ricerca

La scienziata ha ricevuto al Teatro alla Scala di Milano il "Nobel lombardo" che consiste in 1 milione di euro da utilizzare per attività di studio e analisi da condurre in prevalenza in Lombardia.

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La scienziata Rosalind Picard ha ricevuto al Teatro alla Scala di Milano il Premio Internazionale ‘Lombardia è Ricerca’ che consiste in 1 milione di euro da utilizzare per attività di studio e analisi da condurre in prevalenza in Lombardia.

La consegna del ‘Nobel’ lombardo è avvenuta al termine della quinta edizione della Giornata della Ricerca di Regione Lombardia in cui viene assegnato il riconoscimento alla migliore scoperta scientifica nell’ambito delle Scienze della Vita individuata da una giuria di 15 top scientist di livello internazionale. Erano presenti il presidente della Regione  Lombardia Attilio Fontana, il vicepresidente e assessore con delega alla Ricerca Fabrizio Sala e l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Melania Rizzoli, medico e divulgatrice.

Il tema di quest’anno era ‘Computer Science per la Sicurezza, il Benessere e la Crescita Sostenibile’. Scienziata, ingegnere, ma anche inventrice e imprenditrice, Rosalind Picard è Fondatrice e Direttrice dell’Affective Computing Research Group del Massachusetts Institute of Technology (MIT) Media Lab. Al centro delle sue ricerche l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per decifrare lo stato fisico ed emotivo delle persone, attraverso l’utilizzo dei dati raccolti da sensori posti in dispositivi indossabili, quali smartwatch e bracciali. Proprio i suoi contributi scientifici nel campo dell’Affective Computing – cioè lo studio e lo sviluppo di software in grado di rilevare le emozioni umane e interagire di conseguenza – le sono valse il prestigioso riconoscimento. I progetti sviluppati dal gruppo di ricerca della professoressa Picard spaziano dalla possibilità di rilevare la gravità di un attacco epilettico a quella di prevedere la depressione, fino allo studio di come robot e computer possono reagire intelligentemente al feedback emozionale umano, anche per favorire l’interazione efficace con persone autistiche o con chi soffre di disturbi socio-relazionali.

“Sono entusiasta e onorata – ha dichiarato la vincitrice Rosalind Picard – di ricevere questo riconoscimento e voglio ringraziare lo straordinario gruppo di ricerca del MIT Media Lab, una squadra con tanti talenti e nuovi punti di vista dove si innova con eccellenza”.  “Apprezzo profondamente – ha continuato – anche il team della startup lombarda Empatica, che ha trasformato parte della nostra ricerca in prodotti, dispositivi indossabili, che ora stanno davvero migliorando la vita delle persone’. ‘Non vedo l’ora di lavorare con i ricercatori in Lombardia – ha concluso – per fare nuovi progressi scientifici e tecnologici che possano migliorare la salute delle persone”.

Le ricerche della professoressa Picard hanno individuato gli strumenti, e prima ancora creato un innovativo orizzonte teorico di ricerca, per una nuova modalità di interazione tra uomo e Intelligenza Artificiale: hanno cioè utilizzato per la prima volta l’A.I. per misurare in modo obiettivo e migliorare il benessere umano. Tali ricerche hanno interpretato i dati raccolti con dispositivi indossabili, per decifrare lo stato fisico, ma anche emotivo, delle persone. A convincere la Giuria, tra 33 candidature di alto livello, sono stati i risultati della professoressa Picard sia a livello di ricerca fondamentale sia di applicazioni attuali e potenziali delle sue scoperte. Alcuni dei dispositivi a cui ha lavorato sono in grado di rilevare il tipo di crisi epilettica più pericoloso per la vita, e inviare un allarme quando si manifesta. Grazie alle sue idee e alle sue invenzioni, i ricercatori del mondo intero stanno avviando progetti per far progredire le scoperte nel campo di emozione, epilessia, stress, sonno, salute mentale, dipendenze, morbo di Alzheimer, autismo, e studi sul dolore.Picard ha saputo tenere insieme in modo brillante ed efficace ricerca accademica e scoperte applicate: ha tradotto la ricerca di base in innovazioni e quindi anche in prodotti di mercato. Un approccio particolarmente coraggioso, capace di andare oltre i laboratori di ricerca per testare la validità delle proprie invenzioni.

Come da regolamento, il 70% del Premio dovrà essere investito sul territorio lombardo in collaborazione con i nostri centri di ricerca. La vincitrice Rosalind Picard ha scelto gli Ospedali Niguarda e Buzzi per proseguire le sue ricerche.

Al Niguarda si condurrà uno studio clinico sulle patologie neurologiche, con particolare riferimento all’epilessia. L’obiettivo sarà quello di comprendere meglio alcuni aspetti neurofisiologici delle crisi convulsive a esordio focale. Oggi non esiste una modalità di indagine non invasiva per monitorare e cercare di predire le crisi. Pertanto, lo studio cercherà finalmente di rendere possibile avvisare i pazienti e intervenire preventivamente. Il dottor Roberto Mai e la dottoressa Laura Tassi supervisioneranno gli studi e le raccolte di dati. Al Buzzi, l’obiettivo sarà quello di studiare le variazioni che avvengono a livello cerebrale nei bambini, cercando di comprendere quali di esse possano rappresentare un rischio per la salute durante l’età evolutiva. Grazie all’impiego di dispositivi indossabili non invasivi per monitorare l’attività ordinaria e spontanea dei bambini, si cercherà di individuare gli schemi di attivazione cerebrale maggiormente coinvolti in tali variazioni. La supervisione dello studio pediatrico sarà affidata al dottor Pierangelo Veggiotti.

Grazie al finanziamento di Regione Lombardia, sarà possibile finanziare nuove borse di studio dedicate a dottorati di ricerca e giovani ricercatori, i quali contribuiranno a raccogliere e analizzare i dati. Nel corso della Giornata è intervenuta Amalia Ercoli-Finzi, la Signora delle Comete, prima donna ad essersi laureata in ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano e oggi Professore Onorario dell’Università. Immancabile e accolto da grandi applausi l’Ambasciatore della Ricerca di Regione Lombardia Gerry Scotty, che quest’anno ha voluto sorprendere il giovane di 24 anni Simone Pedersoli, affetto da una malattia genetica, la Sma di tipo 2. Scotti ha deciso di fare una donazione personale di 30 mila euro all’associazione Asamsi che si occupa di ricerca collegata proprio a questa malattia genetica.  Nel corso dell’evento Gerry Scotti è stato anche premiato dal vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala per l’impegno profuso in questi anni come Ambasciatore della Ricerca. Sono seguiti gli interventi di Marco Camisani Calzolari, Professore di Comunicazione e Divulgatore scientifico e dell’attore Alessandro Siani.

L’apertura musicale dell’evento è stata affidata ad Erica Piccotti, al violoncello e a Leonardo Pierdomenico, al pianoforte. La Giornata è stata condotta da Alessia Ventura.

Nel corso della Giornata sono stati premiati gli studenti vincitori del Premio ‘Lombardia è Ricerca’ dedicato alle scuole. Primi classificati gli studenti dell’istituto C.F.P. Padri Somaschi di Como, che hanno inventato Heropen. Si tratta di un pennarello robusto, con una forma che richiama un giocattolo e che contiene al suo interno una serie di sensori che ricevono dati durante l’utilizzo, al fine di tracciare, monitorare e verificare in maniera meno frustrante e più divertente il controllo delle funzioni vitali del bambino prima delle visite mediche. A loro in totale un premio di 20 mila euro.

Secondi classificati gli studenti dell’Istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo, che hanno realizzato un apparecchio, denominato skiascopio, assolutamente originale e innovativo. Il dispositivo consente di realizzare in modo estremamente semplice e infallibile un’autodiagnosi della vista in relazione ai più comuni e diffusi vizi di refrazione: miopia, ipermetropia, astigmatismo. A loro in totale un premio di 15 mila euro.

Terzi classificati gli studenti dell’ISIS Cipriano Facchinetti di Castellanza. Il loro progetto ‘Game For Blinds – Triathlon inclusivo’ mira a favorire la possibilità per persone non vedenti di fare sport in modo autonomo, promuovere una migliore fruizione delle ore di scienze motorie da parte delle persone non vedenti e anche introdurre le persone vedenti a una diversa esplorazione sensoriale (correre senza ricorrere alla vista). A loro in totale un premio di 10 mila euro.

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