Assago, la Procura: nessuna avvisaglia sulla pericolosità dell’aggressore

“Avvisaglie sul soggetto non c’è n’erano, era fissato un controllo psichiatrico richiesto dalla famiglia, ma non c’erano stati comportamenti violenti precedenti o segnalazioni di disturbo”. Lo ha detto Marcello Viola, procuratore della Repubblica di Milano.

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“Avvisaglie sul soggetto (Andrea Tombolini, ndr) non c’è n’erano, era fissato un controllo psichiatrico richiesto dalla famiglia, ma non c’erano stati comportamenti violenti precedenti o segnalazioni di disturbo”. Lo ha detto Marcello Viola, procuratore della Repubblica di Milano, durante la conferenza stampa sui fatti di ieri ad Assago, che hanno causato la morte di una persona e il ferimento di altre cinque. E il procuratore aggiunto Laura Pedio ha spiegato: “La visita era stata chiesta dalla famiglia per il disagio manifestato con comportamenti autolesionistici come pugni, ossessioni sul suo stato di salute, ma mai atteggiamenti violenti verso gli altri o la famiglia. Non aveva mai aggredito nessuno, al massimo aveva rotto qualche piatto in casa”. Su quanto accaduto ieri, Viola ha anche confermato che “vista la modalità dei fatti di ciò che è accaduto siamo in grado di escludere causali diverse da quella accertata che è la manifestazione di un grave stato di turbamento, di un disturbo psichiatrico da parte della persona sottoposta all’arresto. E’ esclusa la causale di tipo terroristico”. Il procuratore ha inoltre riferito che “l’ufficio ha presentato la Richiesta di convalida di arresto per omicidio e di duplice tentato omicidio. Insieme alla convalida è stata anche chiesta la misura cautelare della custodia in luogo di cura in reparto psichiatria”: “Abbiamo ritenuto che fosse la situazione più adeguata vista la presenza di problemi psichici dell’uomo”, ha detto.

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