Vaccino di richiamo Covid, Pregliasco: “Raccomandazione stringente ai fragili”

Il virologo: "“Bisogna immaginare queste nuove dosi non come la quarta, la quinta e, temo in futuro, la sesta o la settima, ma come richiami vaccinali per rinforzare le difese immunitarie".

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Quest’anno bisognerà richiamare i cittadini all’esigenza di nuove somministrazioni di vaccino anti Covid. Non più sicuramente obbligatorio, universale, con green pass. Ma una raccomandazione stringente per i soggetti più fragili, più a rischio, da sempre destinatari anche della vaccinazione anti influenzale. Tra l’altro queste due vaccinazioni possono essere eseguite nella stessa seduta in due punti diversi, ma senza eventi particolari e soprattutto con una risposta contemporanea”. Lo ha detto Fabrizio Pregliasco, virologo e docente di Igiene all’Università Statale di Milano, a margine di una conferenza sulla concomitanza tra virus influenzale e Coronavirus nel prossimo periodo. Pregliasco ha però precisato che “bisogna immaginare queste nuove dosi non come la quarta, la quinta e, temo in futuro, la sesta o la settima, ma come richiami vaccinali per rinforzare le difese immunitarie. Infatti il Covid, come il virus influenzale, continua a mutare e schiva quella risposta immunitaria determinata da una precedente guarigione e da una vaccinazione eseguita a distanza di quattro, sei mesi”. Riguardo alla pratica dell’automedicazione, soprattutto nel caso di un’infezione da Coronavirus, il virologo ha raccomandato cautela: “Soprattutto per i fragili, è raccomandato l’uso di farmaci antivirali per evitare gli effetti più pesanti, ma sempre consultando il medico e mantenendo vigile l’attenzione sugli sviluppi della malattia”.

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