La Polizia di Stato ieri (09 settembre) è intervenuta nel centro di Milano, a seguito di una segnalazione di due pacchi sospetti in via Larga.
Un primo pacco già in fiamme, composto da batterie industriali e un temporizzatore con circuito elettrico, è stato prontamente spento dall’intervento dei Vigili del
Fuoco, mentre un secondo, rinvenuto all’esterno della saracinesca dell’esercizio commerciale di una compagnia di crociere civico 26, è stato fatto brillare dagli Artificieri. Questi ultimi hanno accertato la presenza nel secondo pacco di ulteriori 110 batterie, un temporizzatore e un circuito elettrico, senza riscontrare, da un primo sommario esame, alcuna traccia di esplosivo.
L’involucro riportava la scritta in arabo “si scarica in tre minuti” e l’utenza telefonica di un cittadino nigeriano. L’uomo, sentito dagli agenti della sezione Antiterrorismo della D.I.G.O.S. della Questura di Milano, avrebbe riconosciuto la scatola composta dalle batterie della sua bicicletta elettrica che, nella giornata di ieri, avrebbe consegnato al titolare di un esercizio commerciale al fine di consentire la rigenerazione delle stesse.
La visione delle immagini di videosorveglianza del negozio e di via Larga parrebbe confermare integralmente la ricostruzione dell’episodio, privo di alcuna matrice
politica.
Al riguardo, l’incidente sarebbe stato prodotto casualmente da un collaboratore egiziano del negoziante che, dopo aver percorso con una bici via Larga, giunto all’incrocio di Via Albricci, avrebbe perso un pacco dalla bici e, nel tentativo di recuperarlo, sarebbe stato sorpreso da una prima fiammata. Preso dallo spavento,avrebbe abbandonato il secondo pacco presso l’esercizio commerciale della compagnia di crociere.
“Pacco bomba” in via Larga, svolta nelle indagini della Polizia
La scatola era composta dalle batterie di una bicicletta elettrica che, nella giornata di ieri un uomo, avrebbe consegnato al titolare di un esercizio commerciale al fine di consentire la rigenerazione delle stesse.