Il prezzo del gas sfonda i 285 euro al MWh

Nuovo preoccupante balzo del prezzo del gas naturale sulla piazza di Amsterdam in seguito all'annunciato stop delle forniture da parte di Gazprom. In Italia le scorte sfiorano il 79%.

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Compie un nuovo balzo il gas naturale sulla piazza di Amsterdam a seguito dello stop annunciato venerdì scorso da Gazprom al gasdotto Nord Stream verso la Germania. I contratti futures sul mese di settembre segnano un rialzo del 16,85% a 285,7 euro al MWh. Poco mosso il greggio, con il Wti a 90,16 dollari all barile (+0,67%) e il Brent a 96,38 dollari (-0,37%). Scende l’oro (-0,65% a 1.735,21 dollari l’oncia), contrastati invece il ferro (+1,1% a 688 dollari la tonnellata) e l’acciaio (-0,3% a 3.986 dollari la tonnellata). In rialzo il grano duro (+0,56% a 851,76 dollari le 5mila staia) e quello tenero (+0,68% a 776,25 dollari). Le scorte di gas in Italia sfiorano il 79%. E’ quanto indica la piattaforma europea indipendente Gie-Agsi, secondo la quale alla data di venerdì scorso gli stoccaggi italiani hanno raggiunto quota 152,74 TWh, pari al 78,96% della capacità disponibile. Le scorte dei Paesi Ue hanno raggiunto quota 855,37 TWh, pari al 76,92% del volume dei depositi, con la Germania in testa a quota 194,12 TWh e un indice di riempimento al 79,54%. Superano l’80% la Francia (88,97% a 117,08 TWh), il Belgio (83,45% a 7,26 TWh) e la Repubblica Ceca (81,35% a 35,6 TWh). Intanto, per la giornata odierna, Snam prevede flussi in ingresso per 1,75 TWh, di cui 0,46 in stoccaggi. In testa come sempre l’Algeria, con 0,72 TWh, seguita dalla Russia (0,33 TWh) e dall’Azerbaijan (0,24 TWh).

 

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