Guerra tra trapper, “una spirale di violenza inarrestabile”

I giovani "che aggrediscono diventano quelli aggrediti, in una spirale di aggressioni-ritorsioni-aggressioni che con il passare del tempo produce crimini sempre più cruenti e pericolosi" scrive il gip di Milano Guido Salvini nell'ordinanza sui 9 arresti.

0
268

Il blitz di stamani è scattato nell’ambito di un’inchiesta, condotta dai carabinieri della Compagnia di Milano Duomo, in cui è stata accertata una forte rivalità tra gruppi di giovani ‘trapper’, spesso di origine straniera o di ‘seconda generazione’ e con tantissimi follower su Instagram.
Contrasti che da mesi Milano hanno portato a diversi episodi di aggressioni, spesso spettacolarizzate e pubblicizzate sui social. Bande che, secondo le indagini, agirebbero come delle ‘gang’ e per ottenere una supremazia sulle altre, sia a Milano che in altre città. 9 gli arrestati, tra cui Simba La Rue, accusato tra l’altro di sequestro di persona e lesioni sul rapper Baby Touché , che il 9 giugno fu picchiato e tenuto dentro un’auto per 2 ore coi video postati sui social. Simba, poi, a metà giugno subì un agguato e fu ferito a coltellate a Treviolo, in provincia di Bergamo, rivendicato sui social da uno dei giovani della banda di Baby Touché. Gli arresti sono stati eseguiti tra Bergamo, Como e Lecco per accuse, a vario titolo, di sequestro di persona, rapina e lesioni aggravate.
I giovani “che aggrediscono, nel giro di pochi giorni diventano quelli aggrediti, in una spirale di aggressioni-ritorsioni-aggressioni che si autoalimenta e che con il passare del tempo produce crimini sempre più cruenti e pericolosi” scrive il gip di Milano Guido Salvini nell’ordinanza sui 9 arresti. Il fatto che “gli autori dei reati, e più in generale, gli appartenenti alle bande rivali, siano molto conosciuti e seguiti sui social network”, dove annunciano anche “i prossimi ‘obiettivi’, rischia di portare numerosi ragazzi anche di giovanissima età a considerare ‘normali’ le azioni criminose poste in essere dagli esponenti delle gang”. I follower hanno “seguito con coinvolgimento le evoluzioni della faida e hanno creato delle vere e proprie ‘fazioni’ di sostegno all’uno o all’altro gruppo, scontrandosi nei commenti e alzando ancor di più il livello di scontro”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.