E’ stato condannato a 7 anni e 8 mesi con rito abbreviato il 31enne libico Hamza Sara arrestato dai carabinieri il 12 gennaio scorso per aver violentato e rapinato, la notte del 21 dicembre 2021, una donna di 44 anni nell’ascensore che collega il garage al condominio, a Segrate (Milano), dove la donna vive. Decisive nelle indagini le telecamere, ma anche il confronto del Dna. Il giudice ha condannato l’imputato (con lo sconto di un terzo sulla pena previsto dal rito abbreviato) per rapina e violenza sessuale aggravata e ha riconosciuto alla vittima una provvisionale di risarcimento di 20mila euro. Tra 90 giorni le motivazioni del verdetto. La Procura aveva chiesto 10 anni come pena. Secondo quanto ricostruito, quella sera il 31enne ha aggredito la donna sorprendendola al secondo piano interrato del garage, dove la 44enne aveva appena parcheggiato la macchina dopo aver salutato un’amica con cui era uscita. Le indagini hanno consentito di ricostruire gli spostamenti del giovane attraverso i sistemi di videosorveglianza, tracciando il percorso dalla stazione di Pioltello (da dove ha preso un treno) a quella di Segrate fino al garage del condominio, per poi concludersi con la sua fuga dopo la mezzanotte. Decisivo anche “il confronto del suo dna”, come riportato nell’ordinanza di custodia cautelare del gip Roberto Crepaldi.
Violenza sessuale in ascensore, condannato a 7 anni e 8 mesi
E' stato condannato il 31enne libico Hamza Sara arrestato per aver violentato e rapinato la notte del 21 dicembre 2021 una donna di 44 anni nell'ascensore che collega il garage al condominio, a Segrate (Milano).