Primo Maggio, l’appello dei sindacati: “Milano città del carovita, è necessario aumentare i salari”

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Dal profilo Fb della Cgil Milano

Da una Milano, “città del carovita”,  i sindacati lanciano “un appello al governo: il tema del salario è molto più sentito qui, perché si fa fatica a trovare personale per determinate postazioni”. Lo ha detto segretario della Camera del Lavoro di Milano Massimo Bonini al corteo dei lavoratori del Primo Maggio.  Un messaggio condiviso da tutti i sindacati nel giorno della manifestazione, dopo due anni di stop. “Anche noi come Uil siamo impegnati perché ci sia un forte recupero salariale su stipendi e pensioni: questo può avvenire solo facendo buona contrattazione, ha spiegato il segretario generale Uil Milano, Danilo Margaritella. Milano “è una città cara, ma che può dare soluzioni ai giovani che devono essere in grado di poter sostenere un affitto e condurre una vita decente. Salari più congrui, uniti a una fiscalità più equa e progressiva. Da qui può emergere un rilancio del salario”, è la ricetta di Margaritella che spinge sul taglio del cuneo fiscale, “cosa che il governo non ha fatto, e su un Irpef più progressiva”. E comunque, quella di oggi “non è tanto una giornata di festa – ha proseguito – ma di riflessione. Non può essere una festa per chi non ha un lavoro e per tutti coloro che non hanno rinnovato il contratto nazionale”. Il segretario generale Cisl Carlo Gerla  cita il patto per il lavoro da poco siglato con il comune, con il quale “Milano deve tornare a competere con le Regioni più importanti”. Ma in città “è fondamentale non lasciare nessuna persona in difficoltà: ci sono alcuni aspetti fortemente innovati che vanno incontro ai cittadini – ha concluso – mi riferisco in modo particolare allo smart working, che abbiamo riscoperto nel periodo della pandemia”.

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