Sanità più vicina ai cittadini, maggiore e migliore presenza dei presidi sui territori, prestazioni puntuali per i bisogni di salute di chi potrà ricevere cure efficaci evitando di recarsi negli ospedali della sua zona. E’ l’impostazione data al potenziamento della sanità lombarda che ha tra i suoi perni l’istituzione delle Case e degli Ospedali di Comunità.
Tre quelle inaugurate nel territorio orobico da parte del presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e della vicepresidente e assessore regionale al Welfare Letizia Moratti, insieme all’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi e al Turismo, Marketing territoriale e Moda Lara Magoni. A Bergamo, Borgo Palazzo, è pienamente operativa la Casa di Comunità. Alla cerimonia del taglio del nastro anche il Direttore generale dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, Maria Beatrice Stasi e il sindaco Giorgio Gori.
“Questa struttura – ha detto il presidente Fontana – rappresenta un luogo storico per la città di Bergamo. I cittadini riconoscono in questo presidio la prossimità nelle funzioni di cura e assistenza. Una risposta concreta, tangibile e diretta nei confronti di un territorio che ha molto sofferto, ma che dimostra di avere forze e risorse straordinarie”. “Il 22 febbraio 2020 – ha ricordato Fontana – per l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo ha avuto inizio l’emergenza, con la prima convocazione dell’Unità di crisi. In questa giornata di inaugurazione, ricordiamo i tanti cittadini scomparsi che restano nella nostra memoria. Il territorio orobico ha sofferto tantissimo ma ha continuato a offrire cure a oltre 5.000 malati provenienti da tutta la regione. Il nostro sistema pone al centro la persona prima ancora del malato e il potenziamento della sanità in Lombardia trova nelle Case e negli Ospedali di Comunità la sua concreta applicazione”. “La Casa di Comunità di Borgo Palazzo assieme alle Case e Ospedali di Comunità di Gazzaniga e Calcinate – ha detto ancora il governatore – dimostrano l’attenzione posta dall’Azienda e da Regione Lombardia rispetto alla sanità territoriale”.
Il presidio di Borgo Palazzo è storicamente un luogo di cura per la città di Bergamo: nato come Ospedale Neuropsichiatrico Provinciale nel 1884, dopo la sua chiusura, nel 1978, è stato oggetto di varie riqualificazioni ed è diventato la sede dei servizi socio sanitari territoriali della città. “Le Case che abbiamo inaugurato e che inaugureremo – ha detto la vicepresidente Moratti – sono dei presidi sanitari operativi e concreti con servizi attivi per il territorio. Non si tratta solo di un momento formale, ma di attenzione verso chi continua a lavorare per assicurare agli utenti prestazioni di qualità. Ringrazio pertanto chi opera all’interno delle Case e degli Ospedali di Comunità, strutture previste dalla legge di potenziamento della sanità lombarda al servizio del territorio ed alla portata dei cittadini. Così come ritengo sia fondamentale l’attività delle associazioni, storicamente molto attive in quest’area”. “Una della criticità segnalate a Bergamo e che riguarda comunque tutto il territorio regionale – ha sottolineato Moratti – è relativa all’insufficiente numero dei medici di medicina generale. Stiamo interloquendo quotidianamente con il ministro Speranza per superare l’attuale carenza che, di fatto, è apparente in quanto con una migliore organizzazione e razionalizzazione degli orari di lavori dei medici, potremmo offrire risposte immediate e concrete ai bisogni di salute dei cittadini”.
Alle inaugurazioni delle Case di Comunità è intervenuta anche l’assessore Claudia Maria Terzi, coordinatrice del tavolo territoriale di Bergamo: “una sanità sempre più vicina ai cittadini perché abbraccia interamente le esigenze di tutti con un approccio non esclusivamente sanitario ma anche sociosanitario. Questo permette ai sanitari di offrire risposte puntuali e con una visione multidisciplinare”. In provincia di Bergamo saranno operative 20 Case di Comunità (6 deliberate per l’ASST Papa Giovanni XXIII), 6 Ospedali di Comunità e 12 Centrali Operative Territoriali (COT). In Lombardia è prevista la realizzazione di 218 Case di Comunità e 71 Ospedali di Comunità.
A seguire il presidente Fontana, la vicepresidente Moratti, insieme a Terzi e Magoni hanno inaugurato la Casa e l’Ospedale di Comunità di Gazzaniga. Sul territorio dell’ASST Bergamo Est, che ha un bacino d’utenza di 103 comuni pari a circa 380.000 abitanti, sono previste, entro il 2024, 10 Case di Comunità a: Seriate, Lovere, Albino, Clusone, Sarnico, Grumello del Monte, Vilminore di Scalve, Calcinate, Gazzaniga, Alzano Lombardo. Oltre a queste realizzati 2 Ospedali di Comunità a Gazzaniga e Calcinate e 4 Centrali Operativa Territoriali (COT) a Clusone, Sarnico, Calcinate e Gazzaniga. Infine, vicepresidente e assessore regionale al Welfare Letizia Moratti e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti Claudia Terzi, hanno inaugurato la Casa e l’Ospedale di Comunità di Calcinate.