La verità, vi prego, sul vaccino

Tampone anche ai vaccinati. Di fatto, un mini lockdown. Ditecelo: il vaccino non vi fa morire, ma non vi permette di riprendere a vivere completamente // di Fabio Massa

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Alla fine aveva proprio ragione il Ceo di Moderna, che pure l’hanno sbertucciato e praticamente ignorato sui giornali italiani: con tutta probabilità Omicron buca ogni vaccino. Ora, il problema non è se il vaccino serva o no. Quelle sono robe da no vax, e da queste parti siamo rigidamente sì-vax. Detto questo, è da tempo che mi interrogo sull’esistenza dei no-vax, sulle loro se non motivazioni, almeno giustificazioni.

Perché per me i no-vax non sono gli stupidi da demonizzare, ma il frutto delle nostre scellerate azioni. Nostre come media e giornalisti, loro come classe dirigente, nostre di tutti come popolo dei social. Invece di aiutare a capire, ed essere onesti, abbiamo tenuto una posizione con la voce grossa, stentorea, inutilmente aggressiva. Hanno detto che non bisognava chiudere le frontiere perché era razzismo, al primo manifestarsi del virus nel febbraio 2020.

Pronti via, adesso chiudiamo ogni due per tre. Avevano detto che il vaccino ci avrebbe immunizzato – ovvero reso immuni – ovvero che ci avrebbe reso immuni alla malattia: e invece no, la malattia possiamo prenderla. Ci avrebbero dovuto dire: adesso rischiate di morire e di affollare gli ospedali, dopo non rischierete più. Modestia, e pure chiarezza. Non ci avrebbero dovuto dare false speranze all’inizio, quando dicevano che con il virus ci si potevano fare ciondoli.

Non ci dovrebbero deprimere oggi. Anche perché, e sia ben chiaro, l’attuale quarta ondata non è generata da Omicron, ma da Delta. Ovvero la variante per cui è stato studiato il vaccino. Il vaccino serve, e va fatto. Va fatta la terza dose, e poi la quarta e così via. Non è sperimentale e non inocula il 5g e il buon Bill Gates è già abbastanza ricco anche senza controllare quattro scemi che pensano che big pharma siano il male.

Però anche il virus della presunzione che ha contagiato la comunicazione odierna va contrastato. Meno convincimenti assoluti, più verità. Altrimenti andremo avanti con le ipocrisie. Come quella del tampone prima di andare al concerto, al ristorante, al cinema.

Tampone anche ai vaccinati. Di fatto, un mini lockdown. Ditecelo: il vaccino non vi fa morire, ma non vi permette di riprendere a vivere completamente. Ditecelo: non crediamo voi siate stupidi e vi diciamo la verità. Ditecelo: andiamo a tentativi, come quelli prima di noi, su tutti i territori. Ditecelo: combattiamo insieme, e per combattere insieme non vi raccontiamo frottole. Poi i no-vax ci saranno sempre, ma saranno secondo me assai di meno.

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