“I dati dei contagi certamente preoccupano. Ormai dobbiamo abituarci a vivere alla giornata e sapere che le decisioni che prendiamo hanno valore per quel momento, poi bisogna modificarle. Il punto è chi è più penalizzato dalla situazione che emerge. Se dovessimo andare in zona gialla, non è che bar e ristoranti non siano penalizzati, ma pensate al mondo della cultura”. Lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala a margine del tradizionale brindisi di Natale con la stampa a Palazzo Marino. “Da quello che capisco fino a Natale la situazione è tranquilla, vedremo dopo. Ma comunque noi su capodanno abbiamo già molto limitato sia i nostri eventi e lanciato segnali di attenzione, non so cosa si possa fare al di là di rispettare le misure che andranno prese se andiamo in zona gialla”, ha concluso. “Consiglio a tutti di stare attenti a convegni, cene e festeggiamenti perché la mascherina la si toglie in questi casi e questo fa la differenza”, ha aggiunto Sala.
POSSIBILE OBBLIGO DI MASCHERINE ALL’APERTO IN TUTTA LA CITTA’
“Vediamo come va, se servissse lo possiamo fare. Sono in contatto con la Moratti e con Fontana sempre, faremo quello che ci diranno e lo faremo come sempre senza aspettare troppo e senza cullarci in troppi dubbi e pensieri”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha riposto ai giornalisti che gli hanno chiesto, a margine del brindisi di Natale, se l’obbligo di mascherine all’aperto potrà essere esteso a tutta la città e non solo in centro.
TAMPONE AI VACCINATI
Il tampone per vaccinati nei luoghi della cultura “può essere un deterrente ad andare nei luoghi nella cultura, non commento mai ma faccio un po’ fatica a capirlo perché stiamo spingendo talmente tanto sul vaccino e sul Green pass, se poi ci serve anche il tampone, è qualcosa che invece faccio fatica a capire”, ha aggiunto Sala.