Aveva con sé un trolley con un’accetta (ma non l’ha usata) l’uomo che è sospettato dell’omicidio dell’ottantaduenne Pierantonio Secondi, ucciso a coltellate lunedì nel suo appartamento in zona Porta Romana a Milano. Per entrare, il killer ha fatto a pezzi la porta con una motosega, usata anche per infierire sul corpo della vittima. Il tutto, stando alle immagini di sorveglianza, è durato nove minuti. L’uomo arrestato, un 35enne romeno ora sotto interrogatorio, nei mesi scorsi ra già stato sottoposto a un divieto di avvicinamento nei confronti dell’anziano. Il presunto omicida ha lasciato nell’appartamento della vittima un giubbotto con li suo cellulare e ha probabilmente vagato tutta notte prima di essere rintracciato nei pressi di una farmacia di Melegnano in cui lavorava come magazziniere. I carabinieri stanno anche cercando di capire se l’uomo avesse acquistato gli attrezzi recentemente, cosa che potrebbe fare scattare la premeditazione. Nell’appartamento della vittima sarebbero stati trovati anche effetti personali del presunto assassino mentre in portineria, secondo le prime notizie, i carabinieri avrebbero trovato copie stampate di alcune mail nelle quali il romeno ha confessato le ragioni del gesto, sembra una relazione finita male. A dare l’allarme sono stati i vicini che hanno chiamato il 112.
Il killer della motosega sotto interrogatorio
Il 35 enne romeno arrestato dai carabinieri con l'accusa di avere ucciso l'ottantaduenne Pierantonio Secondi nel suo appartamento in zona Porta Romana a Milano aveva con sé un trolley contentente anche un'accetta; ha usato la motosega non solo per fare a pezzi la porta ed entrare in casa ma anche per infierire sul corpo della vittima.