A2A-AeB, Lega: “La maggioranza di Seregno ha oltrepassato il limite, ora dimissioni”

Sul caso della sentenza non ancora applicata che blocca la fusione tra A2A e AEB la Lega di Seregno attacca frontalmente sindaco e maggioranza di centrosinistra e ne chiede le dimissioni.

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La Lega di Seregno all’attacco del sindaco Alberto Rossi (foto) e della maggioranza di centrosinistra sul caso A2A-AeB, la fusione tra e due società bloccata dal Consiglio di Stato dopo le azioni legali del capogruppo della lista NoiXSeregno, Tiziano Mariani, e del gruppo Cinquestelle in Regione Lombardia. Sentenza non ancora applicata. Sugli atti che hanno portato all’approvazione della fusione e le consulenze per prepare il tutto indaga, lo ricordiamo, la Procura di Monza. “Chi ha gestito – chiede la Lega in una nota – l’aggregazione tra AeB e A2A nella più assoluta segretezza evitando un serio confronto con le opposizioni sulla bontà o meno dell’operazione? Chi ha ricevuto chiare censure per questa operazione dalla Giurisdizione Amministrativa fino ai massimi livelli quali il Consiglio di Stato, organo supremo della Giustizia Amministrativa che attraverso la sua pronuncia ha chiesto un esplicito ordine tutt’oggi ancora inevaso dall’Amministrazione Rossi? Chi ha reso edotto i Cittadini di Seregno di questo incombente e reale danno economico alla Città? Chi tra i membri della maggioranza ha fornito logiche e complete giustificazioni almeno successivamente alla pronunzia definitiva del Consiglio di Stato? Gli unici portavoce di questa errata e negligente manovra sono stati i membri delle opposizioni consiliari – si legge sempre nel comunicato- che nelle sedi deputate (Consiglio Comunale) non hanno trovato risposta alle loro domande se non con argomentazioni generiche e inconsistenti! Altro che “arroganza e la maleducazione attuate con le loro pantomime (si chiamano così le sentenze degli organi giudiziari)”? Se fino ad oggi, come scrivete, il folklore è stato tollerato, sappiate che noi non tolleriamo più la reticenza di chi governa la cosa pubblica! Chi non ha fatto chiarezza su una vicenda giudiziaria che vede indagato il vertice di maggioranza del Comune di Seregno? (in altri tempi questi personaggi utilizzavano ben altra metodologia, sfruttando anche vere e proprie fandonie riportate dalla stampa scandalistica).
Sappiano lor signori che le offese e le diffamazioni le rimandiamo al mittente! E chiediamo formalmente al Sindaco che dichiari pubblicamente per quali reati e specifici fatti è oggi indagato, con l’Avv. Bracchitta (al vertice di AeB), il Segretario Comunale e altri componenti legati alla maggioranza. Tutto ciò si chiama trasparenza e correttezza nei confronti innanzitutto dei cittadini di Seregno ai quali spetterà il non gradevole compito di far fronte ai danni anche erariali, prodotti dai loro amministratori. Questo si chiama chiarezza, lealtà e trasparenza e non si chiamano di certo insulti reticenze del Vostro manifestino propagandistico che insulta, invece di rispondere con precisione alle censure che arrivano dall’Autorità Giudiziaria.
L’Amministrazione del Sig. Rossi, si preoccupi di convocare il Consiglio Comunale che ormai non si svolge più da un mese, luogo preposto al confronto democratico tra maggioranza e opposizione, invece di continuare a scappare e nascondersi dietro un agire sempre più appannato nei confronti della cosa pubblica.
E’ giunta l’ora di dire a gran voce Seregno Rialzati dall’incapacità di questa maggioranza guidata dal Sig. Rossi, perché esercitare il controllo sull’operato di un’amministrazione pubblica da parte dell’opposizione, non significa falsità, cultura del sospetto o maleducazione come dichiarato dal Segretario del Partito Democratico, che dovrebbe provare vergogna e imbarazzo per quanto dichiarato. Esercitare il controllo sull’operato di un’amministrazione pubblica da parte dell’opposizione, significa fare in modo che questa maggioranza rispetti le pronunce degli Organi Istituzionali del nostro Stato, cosa che non sta accadendo, ed ognuno si assumerà le sue responsabilità. L’unico coraggio che deve trovare questa maggioranza, è quella di dimettersi insieme al Sig. Rossi, perché seppur vige la presunzione di innocenza, un Sindaco non può continuare ad amministrare un bene pubblico da indagato per corruzione di atti contrari ai doveri d’ufficio. Alla base della nostra battaglia politica c’è la legalità e la trasparenza, non ci sono motivi di risentimento. Questo continuo sviare la realtà da fatti concreti, è ora che questa maggioranza finisca di attuarlo, perché su questa questione andremo fino alla fine”. Così la Lega.

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