Continuano le indagini sull’incidente aereo di domenica a Milano che ha provocato 8 morti, tra cui un bambino di nemmeno due anni. Mentre i vigili del fuoco continuano a recuperare pezzi e frammenti del motore del velivolo pilotato dal magnate romeno Dan Petrescu, sono diverse le ipotesi che circolano sulle cause dell’incidente, anche se l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv), titolare dell’inchiesta tecnica di sicurezza, che procede parallelamente a quella della magistratura, invita alla prudenza. Lo stallo del motore, l’aereo che improvvisamente precipita a 90 gradi e probabilmente gli ultimi disperati tentativi di riportarlo in quota. E’ questa la sequenza finale, come risulta anche da filmati acquisiti. Elementi utili a capire cosa è successo potranno arrivare nei prossimi giorni dai dati contenuti nel registratore di volo. Sullo stallo, potrebbero aver inciso più fattori tecnici, come un malfunzionamento, ma anche una manovra anomala del pilota magari causata da un errore, da condizioni meteo non ottimali o da un malore. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e i pm Mauro Clerici e Paolo Filippini hanno nominato il professore Marco Borri, ingegnere ora in pensione e che lavorava al dipartimento di Scienze e tecnologie aerospaziali del Politecnico di Milano, come consulente per seguire gli accertamenti.