Toni accesi all’ultimo Consiglio comunale di Seregno dopo la notizia che i vertici della società energetica AeB, alcuni dirigenti di A2A, il sindaco di Seregno Alberto Rossi, un assessore e il segretario comunale sono indagati dalla Procura di Monza per la vicenda della fusione tra la stessa AeB, interamente pubblica, e il colosso A2A. Il matrimonio A2A-AeB, deciso nel 2020 senza alcun bando pubblico che consenta di cercare sul mercato eventuali soluzioni più convenienti per i comuni brianzoli soci di AEB, è stato bloccato dopo gli esposti del consigliere comunale di opposizione Tiziano Mariani e del consigliere regionale M5S Marco Fumagalli; il Tar prima e il Consiglio di Stato poi ha dato loro ragione ma la sentenza non è ancora stata applicata. Caduta nel vuoto, al momento, anche la richiesta di dimissioni del sindaco Rossi e dei vertici AeB, in particolare della presidente Loredana Bracchitta, accusata di corruzione e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.
La stessa che, tempo fa, in un comunicato stampa intimidatorio contro Mariani, aveva scritto: “Ci sarà da piangere, sarà dura girare per Seregno, in auto e a piedi, nei panni dell’eroe di turno”. Ieri sera, in Consiglio comunale, Mariani ha chiesto a che titolo il cda di AeB prenda ancora decisioni dopo la sentenza del Consiglio di Stato senza che il sindaco Rossi, visto che la società è pubblica, faccia rispettare le decisioni della magistratura. “Lei sta reiterando il reato” ha detto il capogruppo di NoiXSeregno.
Il video dell’intervento di Tiziano Mariani