Alpinista milanese muore sulla cresta del Presena

La vittima è un uomo di 32 anni. Difficile recupero del Soccorso Alpino.

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Si sono concluse poco dopo le 13 le operazioni per il recupero del corpo senza vita di un alpinista di Milano del 1989 precipitato mentre stava percorrendo la cresta che da Cima Presena porta al Passo dei Segni, nel gruppo della Presanella, a una quota di circa 2.900 m.s.l.m.. L’uomo si trovava in cresta in compagnia di un’altra persona, un familiare, quando è scivolato e precipitato per più di 100 metri lungo un canale caratterizzato da salti di roccia. L’allarme al Numero Unico per le Emergenze 112 è scattato intorno alle 11.20, da parte del compagno di escursione che ha assistito all’incidente e si è dovuto allontanare per trovare campo e chiamare i soccorsi. Il Tecnico di Centrale Operativa del Soccorso Alpino e Speleologico, con il Coordinatore dell’Area operativa Trentino occidentale, ha chiesto l’intervento dell’elicottero che ha verricellato sul posto il Tecnico di Elisoccorso con l’equipe medica. Per l’uomo non c’era ormai nulla da fare e il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso; fatali le ferite riportate nella caduta. In una seconda rotazione l’elicottero ha trasferito in quota due operatori della Stazione di Vermiglio per dare supporto al Tecnico di Elisoccorso nelle operazioni di recupero. Dopo il nullaosta delle autorità, la salma è stata verricellata a bordo dell’elicottero e trasferita a Vermiglio. Il compagno, che nel frattempo aveva raggiunto gli impianti di risalita, è stato accompagnato dal passo del Tonale a Vermiglio dagli operatori del Soccorso Alpino.

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