Cadavere trovato a Temù, potrebbe essere l’ex vigilessa scomparsa

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Foto dal profilo facebook di Laura Ziliani

Il cadavere di una donna è stato trovato domenica in un torrente a Temù, in alta Valcamonica, nel bresciano. Potrebbe essere il corpo di Laura Ziliani, 55 anni, ex vigilessa, scomparsa proprio da Temù l’8 maggio scorso. Sarà l’esame del Dna a dare risposte certe. È stato un turista a notare domenica mattina un corpo in mezzo alla vegetazione, vicino al fiume Oglio, a circa 500 metri più a sud rispetto a dove, nei pressi del torrente Fumeclo, era invece stata recuperata la scarpa qualche settimana fa. Il cadavere è in avanzato stato di decomposizione e solo esami approfonditi potranno stabilire se effettivamente si tratta di Laura Ziliani. Determinante poi stabilire se la donna sia stata uccisa o se invece sia stata vittima di un incidente in montagna. Da chiarire anche se il cadavere sia stato nascosto tra la vegetazione o se invece sia stato trascinato dal fiume Oglio, o prima dal torrente e poi dal fiume, che a causa delle forti piogge degli ultimi giorni si è ingrossato fino a straripare.
Due delle tre figlie della donna sono indagate insieme al fidanzato di una delle due per omicidio volontario e occultamento di cadavere. Il 23 maggio, ai piedi di un torrente della zona di Temù, era stata trovata una scarpa da montagna forse appartenuta a Laura Ziliani, vedova dal 2012 e che abitava a Brescia ma che nel fine settimana tornava in Vallecamonica per la grande passione della montagna. In casa, nella zona cantina adibita a guardaroba, era stato trovato il telefono cellulare della 55enne che avrebbe smesso di generare traffico dalla sera precedente la scomparsa, mentre il gps che aveva sempre al polso non ha registrato alcun dato la mattina dell’8 maggio.

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