La terapia intensiva del Papa Giovanni di Bergamo torna Covid Free

L'ultimo paziente è stato trasferito ieri in degenza ordinaria.

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Foto dalla Pagina Fb dell'Ospedale Papa Giovanni XXXIII di Bergamo.

La terapia intensiva del Papa Giovanni XXIII di Bergamo torna ad essere ‘Covid free’. L’ultimo paziente è stato trasferito ieri in degenza ordinaria, dove nei prossimi giorni – come ha spiegato lo stesso ospedale in un post su Facebook – potrà festeggiare il suo ottantesimo compleanno. “Fondamentale – ha sottolineato l’ospedale – è stato il contributo che la terapia intensiva del Papa Giovanni ha dato alla gestione dell’emergenza sanitaria a Bergamo nelle sue varie fasi. Su 4.604 pazienti Covid-19 ricoverati complessivamente al Papa Giovanni XXIII dall’inizio della pandemia, sono stati 856 i pazienti con almeno un giorno di ricovero in area critica. I momenti più difficili tra le ultime settimane di marzo e le prime di aprile 2020, quando i pazienti curati in contemporanea in area critica hanno superato il numero di 90, con punte di 94 ricoverati nello stesso giorno”. Sempre su Facebook la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha ripreso la notizia ringraziando il personale medico e infermieristico dell’ospedale bergamasco “per il loro instancabile impegno”. “Un grazie – ha aggiunto Moratti – che rivolgo ancora una volta anche a tutte le persone impegnate nella nostra campagna vaccinale: medici, infermieri, volontari e forze armate. Non abbassiamo la guardia e andiamo avanti con la nostra campagna anti Covid Ieri abbiamo effettuato 108.270 somministrazioni e oggi supereremo quota 10 milioni e 500mila iniezioni”.

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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