Contagi nel Lodigiano, Fontana: prevedibile con aperture

“Quello che occorre sottolineare - afferma il presidente lombardo - è che grazie alla campagna vaccinale, chi si ammala non viene ospedalizzato e non ha conseguenze gravi. E' opportuno ribadirlo per convincere la gente che ancora non l'ha fatto, a vaccinarsi".

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“Nel lodigiano si è verificato qualche piccolo incremento di contagi; è una cosa abbastanza prevedibile, tenendo conto che ormai le limitazioni sono ridotte e l’apertura generalizzata può favorire questo genere di situazioni. Quello che occorre sottolineare è che grazie alla campagna vaccinale, chi si ammala non viene ospedalizzato e non ha conseguenze gravi. E’ opportuno ribadirlo per convincere la gente che ancora non l’ha fatto, a vaccinarsi”. Lo ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, intervistato dalla Tgr sulla notizia di un incremento del numero di contagiati nel Lodigiano. “Proprio per convincere gli over 60 non ancora vaccinati – ha proseguito il presidente -, domani inizierà una campagna che si può definire “porta a porta” in alcune zone della Lombardia dove abbiamo registrato questa situazione”. “Attraverso l’utilizzo di camper, che fungeranno da veri e propri uffici mobili, dotati di personale amministrativo, tecnico e sanitario – ha spiegato -, domani in Lomellina e dopodomani nella zona del Mantovano, vicino a Monzambano, metteremo a disposizione circa 4.000 dosi per questa categoria. Si tratta di un ulteriore sforzo che facciamo per convincere anche i più dubbiosi, in collaborazione con i medici di famiglia e i sindaci, che hanno concesso spazi all’interno dei propri comuni per effettuare la somministrazione e il controllo”.

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