A Milano un giardino dedicato a Beppe Viola [Gallery]

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Intitolazione del Giardino Beppe Viola

Ieri pomeriggio, in via Sismondi, è stato intitolato un giardino a Beppe Viola, giornalista, scrittore e telecronista sportivo, ma anche indimenticato umorista, sceneggiatore e autore di canzoni. Scomparso a Milano nel 1982, a soli 42 anni, Viola abitava non lontano dall’area verde che da oggi porterà il suo nome.
Alla cerimonia hanno preso parte il Sindaco di Milano Giuseppe Sala, la signora Franca – moglie di Viola – con le figlie Anna e Marina e il presidente del Municipio 4 Paolo Guido Bassi. Presente all’appuntamento anche l’attore Cochi Ponzoni che ha letto il brano “Via Lomellina”, il testo che lo stesso Viola aveva scritto per raccontare il suo quartiere.
“Sono molto felice di intitolare a Beppe Viola un giardino della nostra città, in un quartiere – il suo – che lo ricorda con tanto affetto ed entusiasmo – ha dichiarato il Sindaco di Milano Giuseppe Sala -. L’umorismo, i testi musicali e i servizi da San Siro che portano la sua firma sono e resteranno indimenticato patrimonio artistico e culturale di Milano. Sono sicuro che Viola avrebbe apprezzato la scelta di dare il suo nome a questa area verde: spazi come questo non sono solo il luogo di incontro e dialogo tra le persone o di gioco per i bambini, ma rappresentano anche una strabiliante fucina di storie e aneddoti da cui trarre ispirazione e stimoli per raccontare e spiegare il mondo che ci circonda, rendendolomigliore”.

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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