Lorenza Gentile ha vissuto e lavorato nella celebre libreria ‘Shakespeare and Company’ di Parigi, e da quell’esperienza è nata l’ispirazione per il romanzo “Le piccole libertà” (Ed. Feltrinelli).
La protagonista Oliva ha trent’anni. Di lei, gli altri sanno solo che ha un lavoro
precario nel marketing, abita con i genitori e sta per sposare un uomo che è il sogno di ogni madre. Nessuno immagina che passi le notti in bianco, soffra di tachicardia e a volte senta dentro un vuoto incolmabile.
Dopo anni di silenzio, la carismatica ed eccentrica zia Vivienne – che le ha trasmesso l’amore per il teatro e la pâtisserie – le invia un biglietto per Parigi, dove la aspetta per parlarle di questioni della massima importanza.
Oliva decide di partire senza immaginare che Vivienne non si presenterà all’appuntamento e che mettersi sulle sue tracce significherà essere accolta dalla sgangherata comunità bohémien che fa base in una delle più famose librerie parigine, Shakespeare and Company. Unica regola: aiutare un po’ tra gli scaffali e leggere un libro al giorno.
Mentre la zia continua a negarsi, Oliva capisce che può esserci un modo di stare al mondo molto diverso da quello a cui è abituata, più complicato ma anche più semplice, dove è possibile inseguire un sogno tanto quanto un fenicottero. E allora, continuare a cercare l’inafferrabile Vivienne o cedere
al proprio senso del dovere e tornare a casa? E soprattutto: restare fedele a ciò che gli altri si aspettano da lei o a se stessa? Quando tante piccole libertà finiscono per farne una grande, rinunciarci diventa quasi impossibile.
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