Al via la IV edizione del Festival dei laghi lombardi. Dal 13 giugno al 25 settembre andranno in scena 22 appuntamenti che coinvolgeranno 6 province lombarde e 9 laghi. Tra gli ospiti Angela Finocchiaro, Rossana Casale, Giorgio Conte, Massimo Luca, Mario Pirovano, Andrea Vitali, Luca Maciacchini, Stefano Orlandi e Stefano Chiodaroli.
L’iniziativa è stata presentata a Milano, a Palazzo Lombardia, dall’assessore regionale all’Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli e dal direttore artistico Francesco Pellicini.
I laghi Lombardi costituiscono un patrimonio naturale di inestimabile bellezza dove il turismo, lo sport, le escursioni e naturalmente l’arte e la cultura trovano il giusto riconoscimento. In questo contesto, l’Associazione Festival del Teatro e della Comicità Città di Luino vuole riunire i patrimoni artistico-culturali dei principali Laghi Lombardi attraverso la messa in scena di un grande tour teatrale di spettacolo live fatto di musica, poesia, letteratura, comicità dove protagonista sia anzitutto il lago e la sua arte. Gli artisti coinvolti sono tutti legati, direttamente o indirettamente, all’identità lombarda di lago. Storie di lago che si intrecciano nel Festival dei laghi Lombardi che vuole anzitutto essere un sentito omaggio all’identità patrimoniale ‘d’acqua dolce’ nel quale convivono l’eccellenza artistica e un innovativo marketing territoriale di primissima qualità.
“Il Festival dei Laghi Lombardi – ha sottolineato l’assessore regionale all’Autonomia e Cultura, Stefano Bruno Galli – è una rassegna oramai consolidata e vanta un’offerta culturale di altissima qualità. Rappresenta al meglio quella sensibilità lacustre, parte così importante del patrimonio culturale lombardo. Il grande Carlo Cattaneo parlava di un”acquosissima’ Lombardia, alludendo ai laghi e ai fiumi, alle chiuse e ai canali, che segnano in profondità il nostro territorio. La liquidità è un tratto importante dello spirito lombardo e l’acqua è da sempre una metafora della libertà”.
“La liquidità lacustre al contrario di quella marina – ha aggiunto – esprime una libertà tuttavia circoscritta dalle montagne. L’inquietudine e il desiderio di rompere gli schemi, di superare le montagne per afferrare pienamente la propria libertà: questo è ciò che caratterizza la tradizione culturale lacustre, come quella musicale e cabarettistica luinese. Il Festival dei Laghi Lombardi ha il merito di valorizzare un patrimonio culturale e paesaggistico davvero unico, per altro facendo leva sui talenti artistici lombardi. L’edizione di quest’anno ha un compito ulteriore”.
“La lunga stagione pandemica – ha concluso Galli – i tre lockdown consecutivi hanno prodotto derive disgregative della società. Solo facendo leva sulla cultura possono essere ricomposte queste profonde fratture. E sono convinto che il Festival dei Laghi Lombardi saprà assolvere con grande senso di responsabilità la missione di rifondare, attraverso un’offerta culturale intelligente e raffinata, il senso dello stare insieme delle nostre comunità”.
Qui di seguito il calendario degli eventi: https://www.festivaldeilaghi.