Milano: riapre BASE

Da lunedì 3 maggio si potrà tornare a vivere il cortile di via Bergognone 34 per studiare e incontrarsi, anche per una colazione al sole, uno spritz al tramonto o un brunch domenicale nella grande piazza abitata dell'ex Ansaldo.

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Dopo tanti mesi di chiusura BASE finalmente riapre le porte al pubblico. Da lunedì 3 maggio si potrà tornare a vivere il cortile di via Bergognone 34 per studiare e incontrarsi, anche per una colazione al sole, uno spritz al tramonto o un brunch domenicale nella grande piazza abitata dell’ex Ansaldo. All’interno ci sarà il Burò, pronto ad accogliere professionisti delle industrie creative e culturali per far nascere connessioni, progetti e amicizie, ma anche “Learning Rooms” e “Learning Labs” con  corsi per acquisire e ampliare conoscenze e competenze. Continuerà inoltre “Playground”, il palinsesto digitale e fisico fatto di conversazioni, approfondimenti e residenze per sperimentare il mondo che verrà.  Tante le novità in arrivo per la programmazione estiva: dalla prima edizione del festival “FAROUT” agli appuntamenti di “STABILIMENTO ESTIVO” che animeranno gli spazi di BASE fino a settembre.
Per rispondere alla situazione attuale di tanti artisti e collettivi, BASE ha aperto i suoi spazi a chi avesse bisogno di un luogo in cui lavorare a nuove pratiche e ricerche. Lo ha fatto nel corso degli ultimi mesi attraverso “Playground”  e continuerà a creare connessioni e ad alimentare energie per accompagnare la riapertura.

Prossimo appuntamento

Giovedì 6 maggio h 18 in diretta Facebook

L’esperienza del vuoto con Andrea Loreni

Andrea Loreni l’unico funambolo italiano specializzato in traversate a grandi altezze che nel suo percorso di ricerca ha unito lo Zen e il funambolismo, quali strade privilegiate di acceso all’autenticità artistica ed esistenziale. Nel suo percorso di ricerca, Andrea unisce lo Zen e il funambolismo, quali strade privilegiate di acceso all’autenticità artistica ed esistenziale. Andrea ha camminato sopra l’acqua o immerso nel verde delle montagne. Ha percorso chilometri su un cavo teso nei cieli di numerose città italiane, tra cui Torino, Bologna, Roma, Venezia, Firenze, Genova, Brescia, Trieste, e all’estero camminando nei cieli della Svizzera, della Serbia, in Israele, in Thailandia e sopra il lago del tempio Sogen-ji in Giappone.

 

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