Scattano gli arresti per lo scandalo delle paratie antiesondazione di Como. La Guardia di Finanza sta eseguendo quattro ordinanze di custodia, due in carcere e due ai domiciliari. In carcere sono finiti un dirigente del Comune di Como, accusato di abuso in atti d’ufficio, turbativa nella scelta del contraente e corruzione, e un architetto accusato di corruzione. Ai domiciliari un altro dirigente del Comune di Como, accusato di abuso in atti d’ufficio e turbativa nella scelta del contraente, e un imprenditore edile della provincia accusato di turbata libertà degli incanti. La Procura di Como indaga da tempo sul cantiere delle paratie, avviato nel 2008 e mai terminato dopo una serie di interruzioni nei lavori. Il lungolago della città è ancora oscurato dalle barriere che circondano l’area dei lavori tanto che negli ultimi giorni il quotidiano locale, La Provincia, ha avviato una campagna di raccolta firme tra i suoi lettori per chiedere al Governo di sbloccare l’opera che deturpa la città. In attesa che si muova Palazzo Chigi si è mossa la magistratura.