Più fenomeni criminali nel proprio Comune/quartiere negli ultimi 5 anni: lo segnala il 58% degli operatori commerciali. Emerge dal sondaggio di aggiornamento compiuto da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con le risposte di 773 imprese e i cui dati sono stati elaborati dall’Ufficio Studi. Un riscontro di incremento degli episodi criminali che va dal 57% di Milano città, al 59% nell’hinterland milanese fino al 65% per Monza Brianza.
Sul totale dei rispondenti al sondaggio – anche al di fuori di Milano e Monza Brianza o senza specificare la località – furti e scippi (38%), spaccio di droga (31%) e danneggiamenti (28%) sono gli atti criminali maggiormente rilevati. Il 3% ha indicato le estorsioni. Il 44% delle imprese di Milano città segnala furti e scippi (hinterland milanese 43%, Monza Brianza 38%) mentre è da Monza Brianza (46%) che arrivano più indicazioni riguardo all’aumento dello spaccio di droga (hinterland milanese 40%, Milano città 32%). I danneggiamenti impattano senza differenze su Milano città (33%), hinterland milanese (32%) e Monza Brianza (33%). Per il 45% delle imprese sono inoltre aumentati i fenomeni di usura o le offerte d’acquisto delle aziende ad un valore inferiore a quello di mercato (fenomeni legati al prolungarsi dell’impatto economico generato dall’emergenza Covid). Su questa tendenza più risposte (50%) da Monza Brianza (Milano città 46%, hinterland milanese 41%). L’86% ritiene necessaria sul territorio una maggior presenza delle forze dell’ordine (90% Milano hinterland, 87% Milano città, 77% Monza Brianza). E il 76% reputa che la presenza dei militari nelle strade costituisca una forma di prevenzione efficace del crimine (Milano città 77%, Monza Brianza 76%, hinterland milanese 74%).
“Questo sondaggio d’aggiornamento, oltre a dare un riscontro generale di maggior impatto della criminalità negli ultimi anni, conferma soprattutto la rilevanza di reati, come i danneggiamenti, che sono ‘spia’ di situazioni da monitorare con grande attenzione. E una percentuale significativa di operatori denuncia una crescita di usura o offerte ‘irrituali’ di acquisto. Un allarme che accende di nuovo i riflettori sulla grande sofferenza delle imprese per la crisi generata dalla pandemia” è il commento di Mario Peserico, vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con competenza sui temi della legalità.