La rilevanza della filiera dell’acqua e delle sue tecnologie sono state gli argomenti del quarto appuntamento del ciclo di incontri online “Un caffè al vecchio Politecnico”, organizzato dalla Centrale dell’Acqua di Milano, il museo di impresa di MM. Ha partecipato all’incontro Stefano Cetti, direttore generale di Metropolitana Milanese: “Il prossimo 22 marzo sarà la Giornata mondiale dell’Acqua. Come ogni anno, organizzeremo un’iniziativa informativa sull’importanza di gestire bene questa risorsa, che in alcuni Paesi del mondo scarseggia. La filiera dell’acqua in Italia è la seconda per valore aggiunto e ha resistito bene anche alla crisi causata dal Covid. La quota di Pil corrispondente è di 310 miliardi, poco meno del 20%”. “Della filiera fanno parte non solo i gestori come MM, ma anche tutto l’indotto, i fornitori di tecnologie e la consegna all’utente – continua Cetti – Gravitano intorno a questo settore quasi due milioni di soggetti, tra i quali vanno segnalati le imprese agricole, le aziende manifatturiere e il settore energetico”. Il settore dell’acqua è uno degli ambiti in cui la ricerca e la sperimentazione sono più attivi. “Come MM abbiamo investito molto per applicare nuove tecnologie, una di queste, in cui Milano è stata pioniera, è il no-dig (letteralmente: senza scavo). Si tratta di una tipologia di posa in opera di cavi interrati che consentono di rendere meno invasivo un cantiere. A Milano prossimamente apriremo uno di questi cantieri in centro, tra via Borgospesso, via del Gesù e via Santo Spirito, per consolidare un condotto fognario. Useremo il no-dig in modo che i lavori possano essere più rapidi, economici e avere un minor impatto in termini di polveri e rumori, dato che ridurremo gli scavi a cielo aperto. Il cantiere aprirà il prossimo 15 marzo e la tecnologia utilizzata permetterà di chiudere e riaprire durante il weekend, in modo da facilitare l’accesso all’area”. (MiaNews)