Continuava imperterrito a truffare una coppia di anziani di Rho. I carabinieri hanno dato esecuzione questa mattina, a Tradate in provincia di Varese, ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale in carcere e ad un decreto di sequestro preventivo di denaro contante e su conto corrente, emessi dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Milano, nei confronti di un 35enne italiano, già noto alle forze dell’ordine e con precedenti specifici, ritenuto responsabile di truffa aggravata e sostituzione di persona aggravata continuata. Il truffatore si è presentato alla coppia ignara come rappresentante di un’azienda di energia, riuscendo ad indurre i coniugi a stipulare nuovi contratti per i servizi di fornitura domestica di luce e gas, senza consegnare loro alcuna copia dei documenti sottoscritti. Il 35enne si era inoltre offerto di provvedere personalmente ai pagamenti delle spese derivanti dai contratti di fornitura, convincendo i due ad effettuare, ogni giorno e con insistenza, presentandosi anche nella tarda serata, prelievi di contanti, sempre in sua presenza in modo da poter controllare le attività degli anziani ed impossessarsi immediatamente del denaro. Non solo, l’uomo aveva convinto i due anziani a consegnargli alcuni preziosi come gioielli in oro a suo dire necessari a far fronte alle spese per la fornitura di luce e gas, garantendo che tali oggetti sarebbero stati riconsegnati loro una volta effettuato il pagamento ma di fatto mai restituiti. Nell’estate del 2020, si era offerto inoltre ai coniugi di ristrutturare l’abitazione familiare occupandosi direttamente delle pratiche necessarie a garantire un risparmio. Fingendosi il nipote, in due occasioni si era quindi presentato insieme a loro in una società di credito dove le vittime avevano chiesto un prestito, il cui valore era poi stato incassato dal truffatore, in parte nell’immediatezza in denaro contante ed in parte attraverso un bonifico bancario su conto corrente a lui riconducibile. L’uomo aveva provato anche una terza volta a richiedere un finanziamento ma un impiegato della banca insospettito dal suo atteggiamento l’ha negato. Le indagini hanno permesso di accertare che il 35enne, da gennaio 2019 fino ad ottobre 2020, inducendo in errore i due anziani si è procurato un ingiusto profitto pari ad oltre 60.000 euro, con corrispondente danno per la coppia. L’uomo è stato portato alla Casa Circondariale di San Vittore.