Accoltellata in strada, fermato il convivente

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E’ stato fermato il presunto responsabile dell’omicidio di Liljeta Hesta, l’albanese di 47 anni accoltellata ieri a Pedriano di San Giuliano Milanese, in pieno giorno, per la strada. Si tratta di un uomo di 43 anni, anche lui albanese, convivente della donna. Fondamentale per le indagini, condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Lodi, sono state le testimonianze di alcuni automobilisti di passaggio che hanno assistito all’aggressione. “Devo purtroppo dare notizia dell’ennesimo femminicidio, il settimo dall’inizio dell’anno – ha spiegato il procuratore di Lodi Domenico Chiaro -. Le indagini hanno consentito nel giro di 12 ore di sottoporre a fermo il convivente della donna”. La donna, nel primo pomeriggio di ieri, mentre si trovava a lavorare come prostituta a San Giuliano Milanese sulla S. P. 40 altezza rotonda di Pedriano, è stata raggiunta a piedi dal convivente che, dopo una lite in strada,  le ha inferto tre coltellate sulla coscia sinistra e due alla schiena per poi allontanarsi in una stradina di campagna facendo perdere le tracce. La donna è stata soccorsa da personale 118 ed è stata immediatamente trasportata all’ospedale Humanitas di Rozzano in Codice rosso dove è entrata in sala operatoria decedendo poco dopo per le numerose ferite e la copiosa perdita di sangue. Sul luogo  sono intervenuti i Carabinieri della Tenenza di San Giuliano Milanese e della Sezione Operativa che hanno svolto il sopralluogo tecnico scientifico rinvenendo la borsa della donna con i suoi effetti personali ed il suo cellulare. I militari si sono recati dunque a casa della vittima in un’abitazione di Milano in zona Corvetto dove, nel corso del tardo pomeriggio, hanno rintracciato il convivente trovato in stato di ubriachezza con indosso gli abiti utilizzati durante la commissione dell’omicidio. L’uomo, che era stato descritto con delle scarpe rosse, un cappellino nero ed un giubbotto scuro, è stato a lungo interrogato dal Pubblico Ministero fino a tarda notte dove ha sostenuto di avere convissuto per venti anni con la vittima ma che nell’ultimo periodo hanno avuto delle discussioni per gelosia in quanto la donna, da diverso tempo, frequentava un amante.  L’aggressore, che non ha mai ammesso i fatti che gli sono stati contestati, si è giustificato dicendo di essere stato tutto il giorno a Milano a bere al bar, contraddicendosi però varie volte. Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lodi, hanno dunque consentito, a seguito di minuziosi accertamenti basati sull’analisi della visione delle telecamere, delle testimonianze e dei tabulati telefonici, nonché anche di alcuni riconoscimenti, di raccogliere univoci e determinanti elementi di responsabilità a carico del quarantatreenne consentendo di appurare con certezza  la sua presenza nel luogo di commissione dell’omicidio e di avere elementi sufficienti per l’emissione di un fermo di indiziato di delitto eseguito nella notte.  Il fermato, è stato portato presso la casa circondariale di Milano.

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