La polizia ha arrestato a Milano un cittadino italiano di origine cilena di 20 anni per furto aggravato consumato a bordo di autovetture. Gli agenti della Squadra Mobile ha svolto un “servizio mirato” nella zona di Corso Vercelli da dove eranogiunte diverse segnalazioni di furti. Nella tarda mattinata di giovedì 4 febbraio un giovane era stato visto aggirarsi con fare sospetto tra le auto in sosta. Seguito dagli agenti, si è spostato verso via Buonarroti dove si è avvicinato ad un’autovettura condotta da una donna che stava posteggiando. L’uomo ha atteso che la donna terminasse le manovre e che scendesse dall’auto per poi seguirla per un tratto di strada. Non appena ha avuto la certezza che la donna fosse abbastanza lontana, è tornato quindi verso la macchina, ha aperto la portiera ed è entrato nell’abitacolo uscendone poco dopo a mani vuote poiché all’interno non ha trovato nulla da trafugare. Proprio mentre gli agenti si stavano avvicinando per controllarlo, il ragazzo si è spostato dall’altro lato della strada dove, nel frattempo, era giunto un altro conducente che aveva appena parcheggiato la propria auto. Il giovane si è quindi avvicinato verso la portiera lato guida, l’ha aperta ed ha rubato dall’interno una borsa contenente degli effetti personali. Appena uscito dall’autovettura è stato fermato dagli agenti in borghese che hanno assistito all’intera scena. Alla vista dei poliziotti ha tentato di disfarsi di un “Jammer”, ovvero un disturbatore di frequenze che inibisce la chiusura centralizzata delle autovetture. Gli agenti hanno perquisito anche la casa del 20enne, dove, sotto il letto, hanno trovato numerose borse e zaini, dieci paia di occhiali di varie marche, quattro smartphone, due orologi di valore ed un set di frese odontoiatriche, tutto materiale provento di furti commessi nell’ultimo periodo con la medesima tecnica.
Il ragazzo, un 20enne cittadino italiano originario del Cile, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio, è stato tratto in arresto per furto aggravato. Nel 2018 la Squadra Mobile aveva arrestato anche il padre per lo stesso reato, commesso nella stessa zona. L’uomo aveva rubato una borsa da una macchina parcheggiata in Corso Vercelli ed anche in quella circostanza era stato trovato in possesso di un disturbatore di frequenze Jammer.