Garlasco, via libera al maxi incidente probatorio sul Dna di Sempio

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Via libera al maxi incidente probatorio nelle nuove indagini su Andrea Sempio per l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco di quasi 18 anni fa, per il quale è già in carcere dal 2015 Alberto Stasi, condannato in via definitiva. L’accertamento comprenderà, oltre alla comparazione tra il Dna del 37enne e i risultati del materiale trovato su unghie e dita della 26enne, anche analisi genetiche ad ampio raggio su una lunga lista di reperti e campioni ritrovati, alcuni mai analizzati, tra cui un frammento del tappetino del bagno, prelievi, tamponi ed oggetti, come confezioni di tè, yogurt, cereali, biscotti, sacchetti e pure i “para-adesivi” di tutte le impronte.  Lo ha stabilito la gip di Pavia Daniela Garlaschelli, che ha accolto la richiesta della Procura, nelle indagini riaperte dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano e che per l’amico del fratello di Chiara furono archiviate nel 2017 e poi di fatto anche nel 2020.
La comparazione dei profili genetici che saranno trovati, come stabilito dalla giudice anche su richiesta della difesa di Sempio, coi legali Massimo Lovati e Angela Taccia, sarà estesa, però, pure ad altre persone che frequentavano la villetta di Garlasco, che potranno essere individuate. Una sorta di caccia ai vari Dna maschili, in relazione alle diverse parti della scena del crimine.
Nell’udienza fissata per il 9 aprile la gip conferirà l’incarico al perito scelto per l’accertamento ad Emiliano Giardina, genetista forense che si occupò del caso Yara come consulente dei pm di Bergamo.

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