Urbanistica, Stanzione (Cgil): Salva Milano rischioso, serve riordino

"Speriamo che quel testo sia modificato o emendato perchè rischioso ma credo che Milano, in questo momento, non abbia più bisogno di uno strumento come questo, quindi sarebbe più utile che il legislatore si concentrasse in una legge di riordino nazionale".

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“Speriamo che quel testo sia modificato o emendato perchè rischioso ma credo che Milano, in questo momento, non abbia più bisogno di uno strumento come questo, quindi sarebbe più utile che il legislatore si concentrasse in una legge di riordino nazionale”. Lo ha detto, a proposito del Salva Milano, Luca Stanzione, segretario generale della Cgil Milano, a margine di un convegno a Palazzo Marino nell’ambito delle iniziative per l’80esimo anniversario della Liberazione. “La Cgil è stata chiara fin dall’inizio delle audizioni che ci sono state alla Camera e al Senato: quel provvedimento ha dei rischi nel suo testo, perché rischia di lasciare una normativa che vale dalla Valle d’Aosta alla Sicilia e che lascia i comuni da soli a contrattare oneri di urbanizzazione e sviluppo urbanistico. – ha proseguito Stanzione – Noi crediamo che quella legge sia una legge interpretativa di tutta la normativa e che serva a fare chiarezza e oggi così non è”. Per quanto riguarda le possibili soluzioni a breve termine che sblocchi le iniziative edilizie a Milano, Stanzione ha spiegato che “ci sono moltissimi progetti che hanno fermato i costruttori, sono progetti che possono ripartire e che non sono oggetto di indagine della Procura. Dall’altra parte bisogna aspettare che la legge, la Procura e tutto il sistema giudiziario faccia il suo corso e faccia chiarezza: credo che la chiarezza sia quella che pacifichi questa situazione”.

Per quanto riguarda il futuro dell’urbanistica a Milano, Stanzione ha proseguito: “Noi abbiamo una grande aspettativa dal Piano di governo del territorio, che già in questi mesi di prima discussione vede recepire alcuni degli elementi che noi abbiamo posto come urgenti. Per esempio, l’abbassare da 10mila metri quadri a 5mila metri quadri la soglia sopra la quale vengono definiti gli oneri di urbanizzazione è un punto per noi importante, che redistribuisce ricchezza e risorse alla città, come è importante il fatto che quelle risorse non vengano decise centralmente, ma con il tessuto associativo e con i Consigli di municipio, quindi ci sia un legame con il territorio che fino ad oggi non c’è stato”.

 

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Luca Levati
La prima volta della mia vita in cui “sono andato in onda” è stato il 7 luglio 1978…da allora in radio ho fatto veramente di tutto. Dai programmi di rock all’informazione, passando per regie e montaggi. Giornalista dal maggio 1986 sono arrivato a Radio Lombardia nel marzo del 1989 qualche giorno prima della nascita del primo mio figlio, insomma una botta di vita tutta in un colpo. Brianzolo di nascita e di fatto il maggior tempo della mia vita l’ho passato a Milano città in cui ho avuto la fortuna di sentire spirare il vento della cultura mitteleuropea. Adoro la carbonara, Finale Ligure e il Milan (l’ordine è rigorosamente alfabetico). I libri della vita sono stati e sono: “Avere o essere” di Fromm, “On the road” di Kerouac, “L’insostenibile leggerezza dell’essere” di Milan Kundera, “Grammatica del vivere” di Cooper e l’opera omnia del collega e amico Piero Colaprico (vai Kola!). I film: “Blade Runner“, “Blues Brothers” e “Miracolo a Milano” quando buongiorno voleva dire veramente buongiorno. Ovviamente la musica è centrale nella mia formazione: Pink Floyd, Frank Zappa, Clash, Genesis e John Coltrane tra i miei preferiti. https://www.wikimilano.it/wiki/Luca_Levati

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